Gli astronomi scoprono il gemello di Plutone
Per la prima volta, un team di astronomi è riuscito a misurare con precisione il diametro del lontano pianeta nano Eris durante il suo transito davanti a una stella debole. Le osservazioni, realizzate utilizzando telescopi situati all'Osservatorio di La Silla dell'ESO (Osservatorio europeo per l'emisfero australe) in Cile, hanno permesso di rilevare che le sue dimensioni sono quasi identiche a quelle di Plutone, invalidando le precedenti ipotesi che lo volevano del 25% più grande. In un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature, l'équipe, costituita da scienziati di Argentina, Belgio, Brasile, Cile, Francia, Germania, Italia, Messico, Regno Unito, Spagna e Svizzera, illustra le osservazioni effettuate nel novembre 2010, quando Eris è passato davanti a una stella debole di fondo (un fenomeno noto come "occultazione"). Nonostante si tratti di eventi rari (il prossimo che riguarderà Eris si verificherà solo nel 2013) e difficili da osservare a causa della distanza, le occultazioni rimangono il modo migliore per misurare un corpo nelle zone più remote del Sistema solare, come spiega Bruno Sicardy del Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) in Francia, l'autore principale dello studio: "Osservare le occultazioni di piccoli corpi oltre Nettuno nel Sistema solare richiede grande precisione e una pianificazione molto accurata, ma è il modo migliore di misurare le dimensioni di Eris, a meno di andarci fisicamente". Per essere certi di non perdere questa opportunità quasi unica, gli astronomi (professionisti e amatori) hanno tentato osservazioni dell'occultazione da 26 sedi in tutto il mondo nel corridoio d'ombra previsto del pianeta nano. Ma è stato possibile osservare direttamente il fenomeno soltanto in due sedi, entrambe in Cile: all'Osservatorio La Silla dell'ESO e a San Pedro de Atacama, da due diversi telescopi. Tutti e tre i telescopi hanno registrato un improvviso calo di luminosità mentre Eris bloccava la luce della stella di fondo. Combinate, le osservazioni indicano che Eris è di forma quasi sferica e ha una superficie molto riflettente, il che fa ipotizzare che sia uniformemente coperto da un sottile strato di ghiaccio e che la sua atmosfera sia congelata: il pianeta nano riflette infatti il 96% della luce che lo colpisce, ed è dunque uno degli oggetti più riflettenti del Sistema solare accanto a Encelado, la luna ghiacciata di Saturno. "Questo strato di ghiaccio potrebbe essere spiegato da un'atmosfera composta da azoto o metano che si condensa come brina sulla superficie del pianeta nano man mano che questo si allontana dal Sole e si addentra in un ambiente sempre più freddo lungo la sua orbita elongata", commenta Emmanuel Jehin dell'Istituto di astrofisica dell'Università di Liegi (Belgio), un altro autore dello studio. Eris è stato identificato come un grande oggetto del Sistema Solare esterno nel 2005. La sua scoperta è stata uno dei fattori alla base della creazione di una nuova classe di oggetti chiamati "pianeti nani" e della riclassificazione di Plutone da pianeta a pianeta nano nel 2006. "è straordinario quanti dati possiamo raccogliere su un oggetto piccolo e lontano come Eris guardandolo passare davanti a una stella debole con telescopi relativamente piccoli", riflette Bruno Sicardy. "A cinque anni dalla creazione della nuova classe di pianeti nani, finalmente siamo davvero vicini a conoscere uno dei suoi soci fondatori". Nonostante Eris e Plutone siano quasi gemelli, non si può dire che siano molto uniti: la distanza che separa il primo dal Sole è infatti quasi tripla rispetto a quella del secondo.Per maggiori informazioni: Osservatorio europeo per l'emisfero australe (ESO): http://www.eso.org/public/
Paesi
Argentina, Belgio, Brasile, Cile, Germania, Spagna, Francia, Italia, Regno Unito