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Contenuto archiviato il 2023-03-07

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Un caso di cannibalismo cosmico

Per la prima volta alcuni scienziati hanno scoperto un pianeta che si è formato in un'altra galassia. La scoperta del nuovo pianeta, che per dimensioni è simile a Giove, pone interrogativi circa la formazione e la sopravvivenza dei pianeti e fornisce informazioni sul possibile...

Per la prima volta alcuni scienziati hanno scoperto un pianeta che si è formato in un'altra galassia. La scoperta del nuovo pianeta, che per dimensioni è simile a Giove, pone interrogativi circa la formazione e la sopravvivenza dei pianeti e fornisce informazioni sul possibile destino del nostro Sistema Solare. Lo studio, condotto da ricercatori in Germania e nei Paesi Bassi, è stato pubblicato online dalla rivista Science. Fino a questo momento gli astronomi hanno scoperto quasi 500 exopianeti (pianeti che si trovano al di fuori del nostro Sistema Solare). Il pianeta appena scoperto orbita intorno a una stella chiamata HIP 13044, che si trova a circa 2000 anni luce di distanza nella costellazione Fornax (la Fornace). Il pianeta, chiamato HIP 13044 b, ha una massa pari a 1,25 volte quella di Giove. HIP 13044 b è stato scoperto attraverso il metodo della velocità radiale, che misura le piccolissime oscillazioni di una stella provocate dall'attrazione gravitazionale di un pianeta orbitante. Sebbene adesso faccia parte della Via Lattea, le origini del pianeta appena scoperto sembrano essere al di fuori della nostra galassia. Sia il pianeta che la sua stella sono nati probabilmente in una galassia nana che è stata divorata dalla Via Lattea da 6 a 9 miliardi di anni fa. Secondo i ricercatori, i casi di "cannibalismo galattico" non sono inusitati, i resti di queste galassie formano le cosiddette "correnti stellari". "È una scoperta interessante," commenta Rainer Klement dell'Istituto Max Plank di astronomia (MPIA) in Germania. "Per la prima volta, gli astronomi hanno scoperto un sistema planetario in una corrente stellare di origine extragalattica. A causa delle grandi distanze, non ci sono scoperte confermate di pianeti in altre galassie. Ma la fusione cosmica ha portato un pianeta extragalattico abbastanza vicino a noi." La scoperta di HIP 13044 b solleva interrogativi sul processo che sta alla base della formazione dei pianeti. La sua stella madre contiene livelli bassissimi di qualsiasi elemento più pesante di idrogeno ed elio. "Per il modello, ampiamente accettato, della formazione dei pianeti è un mistero come questa stella, che praticamente non contiene alcun elemento pesante, possa aver formato un pianeta," dice il primo autore dell'articolo, Johny Setiawan del MPIA. "I pianeti intorno a stelle come questa molto probabilmente si formano in modo diverso." La sopravvivenza del pianeta è anch'essa un mistero per gli astronomi. La stella HIP 13044 è passata attraverso una fase di "gigante rossa", durante la quale le stelle si raffreddano e si espandono enormemente. I pianeti di una stella sono spesso inghiottiti da essa quando si espande e ci sono infatti prove che HIP 13044 possa aver inglobato alcuni pianeti con orbite più piccole. "La stella ruota abbastanza velocemente per una stella del ramo orizzontale," spiega il dott. Setiawan. "Una spiegazione possibile è che HIP 13044 abbia inghiottito i suoi pianeti più interni durante la fase di gigante rossa, il che farebbe girare la stella più velocemente." Sebbene HIP 13044 b sia sopravvissuto alla fase gigante rossa della sua stella, non è ancora fuori pericolo; attualmente la stella è in una fase di calma che potrebbe durare un paio di milioni di anni, ma probabilmente si espanderà di nuovo durante la prossima fase della sua evoluzione, inghiottendo probabilmente il pianeta. Queste scoperte sono importanti anche per il nostro Sistema Solare. "La scoperta è particolarmente interessante se pensiamo al lontano futuro del nostro sistema planetario, visto che si pensa che anche il Sole diventerà una gigante rossa tra circa cinque miliardi di anni," sottolinea il dott. Setiawan.

Paesi

Germania, Paesi Bassi

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