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Contenuto archiviato il 2023-03-07

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Comunicazione per l'innovazione

In una comunicazione presentata il 6 ottobre 2010, la Commissione europea delinea il percorso verso la Innovation Union, ponendo un'altra pietra miliare per questa importante iniziativa lanciata come parte della strategia Europa 2020. Nella comunicazione si descrivono le azi...

In una comunicazione presentata il 6 ottobre 2010, la Commissione europea delinea il percorso verso la Innovation Union, ponendo un'altra pietra miliare per questa importante iniziativa lanciata come parte della strategia Europa 2020. Nella comunicazione si descrivono le azioni generali e decisive per raggiungere la Innovation Union e si delinea l'esigenza di una determinazione politica. Ideata per promuovere la crescita verde e il progresso sociale, la Innovation Union concentrerà le attività di tutta l'Europa su problematiche chiave come i cambiamenti climatici, l'energia e la sicurezza alimentare, la salute e il cambiamento demografico legato all'invecchiamento della popolazione. La strategia consiste nel far si che ci siano inviti per l'intervento del settore pubblico in modo da stimolare il settore privato ed eliminare i fattori che ostacolano i tentativi degli imprenditori di portare idee innovative sul mercato. Un miglior accesso alle sovvenzioni, l'incoraggiamento dell'innovazione attraverso gli appalti pubblici, la determinazione rapida di standard e i provvedimenti per superare la frammentazione dei sistemi di ricerca e dei mercati sono esempi di azioni che possono aiutare a trasformare buone idee in prodotti e servizi all'avanguardia. Azioni come questa sono ideate per sostenere l'emergenza di un'economia basata sul sapere e contribuirebbero in modo determinante al raggiungimento dell'obiettivo di Europa 2010 di aumentare la spesa per R&S (ricerca e sviluppo) fino al 3% del PIL (prodotto interno lordo). Secondo una recente ricerca sul costo di un'Europa non innovativa, questo livello di investimento potrebbe creare fino a 3,7 milioni di posti di lavoro e aumentare il PIL annuo di ben 795 milioni entro il 2025. Per sfruttare tutto il potenziale della Innovation Union, sono necessari 1 milione di ricercatori in più. Commentando l'iniziativa, Máire Geoghegan-Quinn, Commissario per la ricerca, l'innovazione e la scienza, e il vice-presidente Antonio Tajani, responsabile di industria e imprenditoria, hanno detto: "Emergendo dalla crisi nonostante l'accanita concorrenza mondiale, ci troviamo di fronte a un'emergenza di innovazione. Se non trasformiamo l'Europa in un'unione per l'innovazione, le nostre economie appassiranno mentre le idee e i talenti andranno sprecati. L'innovazione è la chiave per costruire una crescita sostenibile e società più eque e più verdi. Una svolta radicale dell'innovazione europea è l'unico modo per creare posti di lavoro durevoli e ben pagati che resistano alle pressioni della globalizzazione." Gli elementi chiave della strategia comprendono per esempio il lancio di partenariati di innovazione europei con le relative parti interessate, adottando misure che migliorino l'accesso alle sovvenzioni, intensificando le iniziative di ricerca esistenti e completando lo Spazio europeo della ricerca (SER), accelerando e aggiornando i processi per stabilire gli standard, modernizzando il regime di proprietà intellettuale europeo e introducendo un European Design Leadership Board e un European Design Excellence Label. Altri provvedimenti mirano a rivedere i finanziamenti strutturali e gli schemi di aiuti statali per dare una spinta all'innovazione e incoraggiare i governi regionali a stanziare una parte dei loro budget pubblici per prodotti e servizi innovativi. Un importante programma di ricerca, che sarà lanciato nel 2011, si occuperà del settore pubblico e dell'innovazione sociale. A complemento di questa particolare linea d'azione, la Commissione europea ha anche annunciato il lancio di un European Public Sector Innovation Scoreboard e un European Social Innovation Pilot. L'intento, con il secondo, è quello di fornire competenze per gli innovatori sociali e stabilire l'innovazione sociale come obiettivo principale dei programmi del Fondo sociale europeo. Un Innovation Union Scoreboard, appena stilato, dà particolare risalto ai provvedimenti proposti. Questo quadro di valutazione si basa su un totale di 25 indicatori e sarà completato da un nuovo indicatore che riflette la quota delle aziende innovative in rapida crescita nell'economia. È affiancato da una lista di controllo delle caratteristiche di sistemi di innovazione di successo. I prossimi passi nel percorso verso la Innovation Union consisteranno nella discussione al Consiglio competitività del 12 ottobre 2010 e al Consiglio europeo a dicembre 2010. Il progresso verso l'Innovation Union deve essere monitorato nel più ampio contesto della strategia Europa 2020 e sarà anche relazionato da convegni annuali sull'innovazione.

Paesi

Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Cechia, Germania, Danimarca, Estonia, Grecia, Spagna, Finlandia, Francia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia, Slovenia, Slovacchia, Regno Unito

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