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Contenuto archiviato il 2023-03-07

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Ma quanto siamo innovativi?

Come può essere misurata l'innovazione europea? Questa è la domanda a cui dovrà cercare di rispondere un gruppo di innovatori imprenditoriali ed economisti di spicco, messo insieme da Maire Geoghegan-Quinn, il commissario europeo per la ricerca, l'innovazione e la scienza. Un ...

Come può essere misurata l'innovazione europea? Questa è la domanda a cui dovrà cercare di rispondere un gruppo di innovatori imprenditoriali ed economisti di spicco, messo insieme da Maire Geoghegan-Quinn, il commissario europeo per la ricerca, l'innovazione e la scienza. Un indicatore di misurazione adeguato aiuterebbe a seguire i progressi compiuti dall'Europa nel suo cammino per diventare un'economia più innovativa. Il comitato ad alto livello è presieduto dal prof. Andreu Mas-Colell, segretario generale del Consiglio europeo della ricerca (CER) e professore presso l'Universitat Pompeu Fabra, in Spagna. Il compito dei 13 membri del comitato è quello di fornire consigli al commissario Geoghegan-Quinn e alla Commissione europea, per creare un metodo (o più metodi) adatto a valutare e misurare i progressi dell'innovazione in Europa. Durante il Consiglio europeo di primavera (tenutosi il 25 e 26 marzo 2010), i leader europei (capi di Stato e di governo, presidente del Consiglio europeo e presidente della Commissione europea) hanno discusso della nuova strategia dell'UE per la crescita e l'occupazione, nota come "Europa 2020". Il Consiglio ha approvato i principali punti della strategia (che sarà formalmente adottata nel giugno 2010), tra cui anche gli obiettivi "principali", ovvero quelli che mirano a scopi comuni e guidano l'azione sia dell'Unione europea che degli Stati membri. Uno degli obiettivi è quello di migliorare le condizioni della ricerca e dello sviluppo (R&S), portando il livello combinato degli investimenti pubblici e privati in questo settore al 3% del PIL (prodotto interno lordo). Nell'ambito di questo obiettivo, i leader dell'UE hanno convenuto sulla necessità di sviluppare un indicatore che rifletta l'intensità di R&S e innovazione. Infatti, nel corso della riunione il Consiglio ha concluso che il successo dell'attuazione della nuova strategia poggia in larga misura su meccanismi di controllo efficienti. Si è convenuto che gli sviluppi macroeconomici, strutturali e della competitività nel quadro della nuova strategia saranno tutti considerati insieme alla stabilità finanziaria generale. Oltre alla valutazione comparativa dei progressi della strategia Europa 2020, l'indicatore di misurazione sarebbe anche in grado di cogliere le prestazioni di ricerca e innovazione complessive (comprese le motivazioni delle differenze tra Stati membri), di contribuire alla valutazione comparativa della performance europea rispetto a quella di altre regioni e paesi, e di alimentare l'attuazione della "Strategia di ricerca e innovazione per l'Europa", che il commissario Geoghegan-Quinn proporrà nell'autunno del 2010. Del comitato ad alto livello fanno parte i seguenti importanti innovatori imprenditoriali ed economisti: il dott. Martin Curley (Irlanda), direttore di Intel Labs Europe e ingegnere capo presso Intel Corporation; il prof. Dominique Foray (Francia/Svizzera), che detiene la cattedra di Economia e gestione dell'innovazione presso l'Ecole polytechnique fédérale de Lausanne (EPFL); il prof. Bronwyn Hall (Paesi Bassi/USA), professore presso l'Università di California a Berkeley e professore di Economia della tecnologia e dell'innovazione presso l'Università di Maastricht, nei Paesi Bassi, il dott. Hugo Hollanders (Paesi Bassi), economista e Senior Research Fellow presso UNU-MERIT (United Nations University e Università di Maastricht); il dott. Branko Huc (Slovenia), co-fondatore e amministratore delegato della società slovena start-up, Lenis d.o.o; il prof. Henning Kagermann (Germania), presidente dell'Acatech (l'Accademia tedesca di scienze e ingegneria); il prof. Franco Malerba (Italia), professore di Economia industriale presso l'Università Bocconi; il dott. Erkki Ormala (Finlandia), vicepresidente, mondo imprenditoriale, relazioni d'impresa e responsabilità presso la Nokia Corporation; il dott. Helmar Rendez (Germania), responsabile dell'unità Business Distribution presso Vattenfall Business Group Central Europe; il dott. Ammon Salter (Regno Unito), lettore di Gestione dell'innovazione nel Gruppo innovazione e imprenditorialità presso la Imperial College Business School; Marek Serafin (Polonia), membro del consiglio di amministrazione, Petrochemical Operations, PKN Orlen; Diogo Vasconcelos (Portogallo), Distinguished Fellow dell'Internet Business Solutions Group (IBSG) della Cisco. Il comitato si consulterà anche con esperti dell'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e il suo lavoro sarà inoltre assistito da personale della direzione generale della Ricerca (DG RTD) e della direzione generale Imprese e Industria (DG ENTR) della Commissione europea, e da economisti provenienti da altri servizi della Commissione.

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