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Contenuto archiviato il 2023-03-07

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Svolta nella ricerca sull'invecchiamento grazie ai finanziamenti dell'UE

Il processo naturale dell'invecchiamento è uno dei più grandi misteri della vita. Ora un team di ricercatori, in parte finanziati dall'UE, è riuscito per la prima volta a gettare luce su questo processo, individuando le varianti genetiche associate all'invecchiamento biologico...

Il processo naturale dell'invecchiamento è uno dei più grandi misteri della vita. Ora un team di ricercatori, in parte finanziati dall'UE, è riuscito per la prima volta a gettare luce su questo processo, individuando le varianti genetiche associate all'invecchiamento biologico degli esseri umani. I risultati della ricerca, pubblicati nella rivista Nature Genetics, potrebbero avere importanti risvolti sulla comprensione delle malattie associate all'età. Il team di ricerca dell'Università di Leicester e del King's College di Londra nel Regno Unito, insieme all'Università di Groningen nei Paesi Bassi, hanno analizzato oltre 500.000 varianti genetiche dell'intero genoma umano, per isolare quelle collocate nei pressi del gene TERC (componente ad RNA della telomerasi). L'UE ha supportato il progetto GENECURE ("Applied genomic strategies for treatment and prevention of cardiovascular death in uraemia and end stage renal disease") con un finanziamento di 2,25 milioni di euro attraverso l'area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6° PQ) e il progetto ENGAGE ("European Network for Genetic and Genomic Epidemiology") al quale sono stati assegnati 12 milioni di euro tramite il tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° PQ). Il professor Nilesh Samani del dipartimento di scienze cardiovascolari presso l'Università di Leicester - capo aggiunto del progetto - ha detto: "Esistono molte prove che il rischio di malattie associate all'età come le cardiopatie e alcuni tipi di cancro sono legate all'età biologica piuttosto che a quella cronologica". "Abbiamo studiato i telomeri, strutture che fanno parte dei nostri cromosomi. Tutti gli individui nascono con telomeri di una certa lunghezza, che in alcuni casi si accorciano quando le cellule si dividono e invecchiano. La lunghezza dei telomeri è quindi un marcatore dell'invecchiamento biologico". "Questo studio ha rivelato che gli individui portatori di una determinata variante genetica possedevano telomeri più corti, ovvero [essi] sembravano biologicamente più vecchi. Considerando l'associazione tra telomeri più corti e malattie associate all'età, la scoperta pone la questione se gli individui che possiedono tale variante siano più a rischio di sviluppare queste malattie". Il professor Tim Spector del King's College di Londra - co-autore dello studio - ha detto: "Le varianti individuate si trovano vicino al gene TERC, di cui già si conosce il ruolo importante nel mantenimento della lunghezza dei telomeri. Il nostro studio ipotizza che alcune persone siano geneticamente predisposte ad invecchiare più velocemente. Negli individui che possedevano la variante, l'effetto era notevole, equivalente a tre quattro anni di "invecchiamento biologico", se misurato in termini di perdita di lunghezza dei telomeri". "Inoltre, le persone geneticamente suscettibili potrebbero addirittura invecchiare più velocemente se esposte ad ambienti considerati "negativi" per i telomeri - come ad esempio il fumo di tabacco, l'obesità e la mancanza di esercizio ficiso - e ritrovarsi più vecchi di alcuni anni biologici o soffrire maggiormente di malattie legate all'età".

Paesi

Paesi Bassi, Regno Unito

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