La Spagna assume la Presidenza del Consiglio dell'UE
La Spagna ha ribadito che nei suoi sei mesi di presidenza del Consiglio dell'UE, iniziati il 1° gennaio, s'impegnerà per arrivare alla nascita dello Spazio europeo della Ricerca (SER). Nelle pagine CORDIS della Presidenza spagnola del Consiglio, il ministro per la Scienza e l'Innovazione Cristina Garmendi spiega che innovazione e parità sono al centro del programma della Presidenza spagnola, e sottolinea che favorire lo Spazio europeo della Ricerca è la chiave del suo successo. "Solo avendo a disposizione uno spazio di conoscenza comune e condivisa in cui scienziati e idee possano circolare liberamente, la ricerca e l'innovazione si trasformeranno nel motore del progresso economico e sociale per i prossimi decenni", sostiene. "Ed è per questo che dovrebbero costituire il nucleo centrale di tutte le politiche dell'Unione europea". La Spagna ha individuato tre "assi portanti" per far avanzare il SER: integrazione, coinvolgimento e inclusione. L'integrazione si riferisce all'importanza d'integrare le politiche di R&S (ricerca e sviluppo) nelle altre politiche, e in particolare nella strategia dell'UE per il 2020. Per quanto concerne il coinvolgimento, la Spagna cercherà di fare in modo che tutti gli strumenti di sostegno alla R&S - regionali, nazionali, o paneuropei - affrontino le "più importanti sfide" cui si trova confrontata la società attuale: cambiamento climatico, ricerca di fonti di energia alternative, invecchiamento della popolazione e malattie, globalizzazione. L'inclusione si concentrerà infine sul ruolo che scienza e innovazione possono svolgere per favorire la coesione sociale e risolvere il problema della povertà e dell'esclusione. La Presidenza spagnola ha spiegato a CORDIS che "l'Europa ha il dovere e l'opportunità di guidare la lotta contro la disuguaglianza e di mettere a punto le risorse scientifiche e tecnologiche da usare in questo contesto". In una prospettiva più generale, le priorità spagnole per i prossimi sei mesi includono: rafforzare l'agenda sociale europea, occuparsi della parità di genere e della lotta contro la violenza domestica, porre fine alla crisi economica, garantire la sicurezza energetica e il cambiamento climatico, dar vita a un'UE più sicura (in particolare per quel che riguarda l'immigrazione), fare in modo che l'Europa faccia sentire la propria voce sulla scena internazionale. La Spagna dirigerà il Consiglio dell'UE per la prima metà del 2010 e, dal 1° luglio, passerà le redini al Belgio. Assieme all'Ungheria (che avrà la presidenza nella prima metà del 2011), Spagna e Belgio hanno messo a punto un programma di lavoro per i prossimi 18 mesi, nel quale si sono già impegnati a "tenere pienamente conto dell'importanza della R&S e dell'innovazione nell'aggiornamento della strategia di Lisbona dopo il 2010". Oltre alla creazione e alla governance del SER, i tre paesi hanno individuato altre priorità, tra cui l'analisi della valutazione intermedia del Settimo programma quadro e l'attuazione della programmazione congiunta. Le presidenze intendono in particolare sottolineare l'importanza della dimensione regionale delle politiche d'innovazione e di ricerca, e la necessità di rendere le carriere nel settore della ricerca più interessanti e al tempo stesso capaci di attirare in Europa i migliori cervelli. I tre paesi si sono impegnati a seguire da presso la formazione delle prime Comunità della conoscenza e dell�innovazione (CCI) nell'ambito dell'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), e hanno infine dichiarato che "seguiranno da vicino" i progressi nello sviluppo delle infrastrutture paneuropee di ricerca individuate dall'ESFRI, il forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca. Riassumendo i risultati della Presidenza svedese del secondo semestre 2009, Tobias Krantz, il ministro svedese per l'istruzione superiore e la ricerca, ha commentato: "Essere stati in grado di dirigere un gran numero di processi, l'autunno scorso, è stata un'esperienza incredibilmente interessante. I problemi di grande portata non possono essere ovviamente risolti in pochi mesi, ma ne ho discusso col mio omologo spagnolo e mi è stato assicurato che la Presidenza spagnola continuerà a lavorare su una serie di temi che abbiamo già posto sul tappeto. Mi sembra di buon auspicio".
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Spagna