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Nuove linee guida per sviluppare il potenziale della diagnostica molecolare

Un nuovo progetto di ricerca finanziato dall'Unione europea è destinato ad aprire nuove strade nella formulazione di standard sanitari di elevata qualità per la diagnostica in vitro, un settore medico che potrebbe rivelarsi estremamente importante per la medicina personalizzat...

Un nuovo progetto di ricerca finanziato dall'Unione europea è destinato ad aprire nuove strade nella formulazione di standard sanitari di elevata qualità per la diagnostica in vitro, un settore medico che potrebbe rivelarsi estremamente importante per la medicina personalizzata. È partito recentemente il progetto SPIDIA ("Standardisation and improvement of generic pre-analytical tools and procedures for in vitro diagnostics"), che ha ricevuto finanziamenti per un valore di 9 Mio EUR nell'ambito dell'area di ricerca "Salute" del Settimo programma quadro (7°PQ). Il progetto quadriennale di biologia molecolare coinvolge 16 partner provenienti da 11 paesi, tra cui 4 piccole e medie imprese. Chimici clinici e sviluppatori di strumenti diagnostici per la fase preanalitica concentreranno la loro attenzione sull'elaborazione di nuove tecniche e standard di analisi in vitro. La diagnostica in vitro si basa su test condotti su campioni di tessuti o fluidi corporei (come il sangue o la saliva) e fornisce informazioni di vitale importanza sullo stato di salute del nostro corpo o sulla presenza di malattie. È sempre più utilizzata per monitorare l'evoluzione di una malattia o una determinata condizione in un paziente, in modo da supportare i medici nella scelta della cura più adeguata da seguire. Una standardizzazione è assolutamente necessaria ai fini della praticabilità della raccolta, della preparazione, del trasporto e della conservazione del materiale biologico del paziente da testare in vitro. I campioni di tessuti sono fondamentali per ottenere risultati dei test accurati, ma al momento sono numerosi i metodi di trattamento dei campioni che possono comportare l'alterazione o il deterioramento degli stessi. Attualmente, i profili molecolari di molecole campione possono scomparire o subire alterazioni per via dell'assenza di metodi standardizzati di stabilizzazione durante la fase di raccolta o conservazione, e questo può portare a una ridondanza dei campioni. "Ancora oggi si utilizzano decisamente troppi metodi diversi per il trattamento dei campioni, che poi producono risultati diversi tra loro", ha commentato Arnd Hoeveler, capo unità della direzione Biotecnologie per la salute della Commissione europea. "Queste discrepanze impediscono la comparabilità e la riproducibilità dei risultati e pregiudicano la validità delle analisi. Linee guida più standardizzate e sistemi di controllo della qualità contribuirebbero all'introduzione di metodi diagnostici più nuovi e precisi, a beneficio di tutti i pazienti europei." SPIDIA sarà coordinato da Qiagen, una società olandese specializzata nella raccolta e analisi dei campioni. Peer M. Schatz, amministratore delegato della Qiagen ha precisato: "Qiagen accoglie positivamente questa iniziativa e la ritiene cruciale per dare il via a un deciso sviluppo del potenziale della diagnostica in vitro." L'attuale processo di standardizzazione della raccolta, della gestione e del trattamento dei campioni rilevanti accelererà la diffusione di nuove metodologie diagnostiche nell'ambito dei test in vitro. Con il sostegno dato a questo progetto, la Commissione assume un forte ruolo di apripista nel tentativo di sottolineare il valore di questi processi in generale e della diagnostica molecolare e del suo ruolo centrale per il futuro della sanità europea in particolare. Un accrescimento del potenziale dei test in vitro potrebbe portare a scoperte innovative nel campo della diagnostica molecolare (in cui un ruolo centrale spetta al DNA e all'RNA), che sarà in futuro di vitale importanza per la sanità europea. La "medicina personalizzata", che si basa sul profilo personale del DNA del paziente per formulare diagnosi, sarà in grado di offrire informazioni nettamente più accurate rispetto ai metodi diagnostici convenzionali. Il progetto SPIDIA mira a realizzare entro il 2012 una serie di standard e linee guida per la gestione dei campioni in vitro e intende inoltre sviluppare nuovi standard per l'analisi dei materiali biologici.

Paesi

Paesi Bassi

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