La Commissione svela i progetti per la cooperazione tra i programmi di ricerca nazionali
La Commissione europea ha proposto i suoi progetti per dare slancio alla cooperazione tra i programmi di finanziamento della ricerca nazionali. Il nuovo schema "Programmazione congiunta" è progettato per assicurare che i fondi di finanziamento pubblici vengano usati nel modo più efficiente possibile e affinché l'Europa raggiunga al più presto i problemi effettivi. Le prime Iniziative di programmazione congiunta dovrebbero essere lanciate entro il 2010. Soltanto il 15% dei finanziamenti pubblici per la ricerca in Europa sono stanziati a livello europeo, sia attraverso i programmi quadro europei, che attraverso organizzazioni intergovernative come il CERN (l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare) o gli schemi paneuropei come EUREKA. Il restante 85% è rinchiuso in programmi che sono progettati e eseguiti a livello nazionale. Attualmente c'è scarsa collaborazione tra questi programmi di ricerca nazionali, anche se molte delle sfide da essi affrontate sono comuni a tutti i paesi europei. "Questioni come la sicurezza alimentare, la sanità, gli ecosistemi marini e la biodiversità, i cambiamenti climatici e l'energia travalicano i confini dei singoli Stati membri e richiedono che la ricerca sia condotta in comune e non semplicemente a livello nazionale," ha spiegato Janez Potocnik, commissario europeo per la Scienza. "Ovviamente i programmi nazionali sono necessari; tuttavia, in certi campi d'interesse pubblico strategico, vi è il rischio di doppioni o può mancare la massa critica di risorse necessarie per produrre un impatto significativo. Vista la difficoltà che abbiamo a raggiungere l'obiettivo di Lisbona di investire nella ricerca il 3% del PIL dell'UE, dovremmo moltiplicare l'impatto dei nostri investimenti nazionali operando congiuntamente." Le nuove Iniziative di programmazione congiunta vedranno gli Stati membri combinare le loro ricerche e monitorare e rivedere i progressi insieme. La partecipazione alle iniziative sarà completamente volontaria e sarà data importanza al raggruppamento dei finanziamenti di ricerca pubblici (a differenza delle Iniziative tecnologiche congiunte, che combinano fondi di ricerca pubblici e privati). Gli Stati membri che desiderano collaborare su un argomento specifico, dovranno prima proporre una visione comune a lungo termine per l'area convenuta. Sulla base di questo, verrà redatta un'Agenda di ricerca strategica (SRA) che dovrebbe contenere obiettivi chiari, misurabili e realistici. Infine, la SRA sarà applicata; a questo punto, tutti gli Stati membri coinvolti dovranno allineare i propri programmi di ricerca nazionali alla SRA. Qui la Commissione europea sarà quello di agevolatore, anche se i fondi UE potrebbero essere resi accessibili a determinate iniziative a seconda del loro valore aggiuntivo e alla dimensione europea. Secondo la Commissione europea, la Programmazione congiunta permetterà ai ricercatori di trovare soluzioni comuni a problemi comuni. "Nel panorama della ricerca europea la Programmazione congiunta ha il potenziale di svilupparsi in un meccanismo almeno importante quanto i programmi quadro e di cambiare il modo in cui gli Europei guardano alla ricerca," ha commentato il commissario Potocnik. I progetti saranno ora discussi dai ministri europei della ricerca, dai quali ci si aspetta un appoggio al concetto e agli obiettivi della Programmazione congiunta entro la fine dell'anno. I ministri indicheranno allora un gruppo di esperti per individuare le aree per le quali la Programmazione congiunta è più indicata. La selezione averrà secondo criteri molto chiari: ad esempio, la sfida dovrà essere affrontata su scala paneuropea o mondiale, restando tuttavia sufficientemente concentrata affinchè possano essere fissati degli obiettivi precisi. La ricerca finanziata pubblicamente dovrà costituire la chiave per affrontare il problema e l'iniziativa dovrebbe contribuire al superamento della frammentazione e della presenza di doppioni nella ricerca svolta in quei campi specifici. Eventualmente, sarà il Consiglio ad occuparsi ufficialmente del lancio delle IPC e del monitoraggio del loro sviluppo. Lo schema di Programmazione congiunta è soltanto uno dei cinque schemi lanciati dalla Commissione come parte dei suoi progetti di rinvigorire lo Spazio europeo della ricerca (SER). Gli altri riguardano l'amministrazione della proprietà individuale da parte di organizzazioni di ricerca pubbliche, la mobilità e la carriera nella ricerca, le infrastrutture di ricerca paneuropee e la cooperazione scientifica e tecnologica internazionale.