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Contenuto archiviato il 2023-03-01

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Astronomi dell'ESA individuano pulsar cannibale che mangia stella compagna

Integral, l'osservatorio spaziale dell'ESA, con l'aiuto del satellite Rossi X-ray Timing Explorer della NASA, ha scoperto una pulsar con elevata velocità di rotazione mentre divora la sua stella compagna. Questa scoperta, riportata sull'ultimo numero della rivista "Astronomy a...

Integral, l'osservatorio spaziale dell'ESA, con l'aiuto del satellite Rossi X-ray Timing Explorer della NASA, ha scoperto una pulsar con elevata velocità di rotazione mentre divora la sua stella compagna. Questa scoperta, riportata sull'ultimo numero della rivista "Astronomy and Astrophysics Journal", avvalora l'ipotesi secondo cui le pulsar binarie evolvono diventando pulsar isolate in rapida rotazione cannibalizzando una stella vicina. Il gas sottratto alla stella compagna alimenta il processo di accelerazione della pulsar. I ricercatori descrivono il fenomeno come "una fase evolutiva" tra una vita comoda e tranquilla come pulsar binaria, che ruota su se stessa una o due volte al secondo, e una vita frenetica come pulsar a raggi X con periodo di rotazione dell'ordine del millesimo di secondo. Si tratta del primo sistema in cui una pulsar è stata colta nell'atto di accelerare il suo movimento rotatorio. "Stiamo arrivando al punto in cui potremo guardare qualsiasi pulsar isolata in rapida rotazione e dire che aveva una stella compagna", ha affermato il dottor Maurizio Falanga, che è stato responsabile delle osservazioni effettuate con Integral presso il Commissariat à l'Energie Atomique, CEA (Commissione per l'energia atomica) di Saclay (Francia). Le pulsar sono stelle di neutroni rotanti e rappresentano uno dei possibili destini finali di una stella. Derivano dall'evoluzione di stelle massive che avevano una massa almeno otto volte più grande di quella del Sole. Dopo aver finito di bruciare il loro combustibile nucleare, queste stelle subiscono un'esplosione di supernova, a seguito della quale gli strati esterni di una stella vengono espulsi nello spazio e creano quello che viene definito un resto di supernova. La parte centrale della stella collassa per effetto della propria gravità con una forza tale che protoni ed elettroni si combinano formando dei neutroni. Sebbene la loro massa sia pari all'incirca a quella attuale del Sole, le stelle di neutroni vengono compattate in una sfera con diametro pari solo a circa 20 chilometri. Le stelle di neutroni possono comparire in resti di supernova, come oggetti isolati, o in sistemi binari contenenti due stelle che orbitano attorno al loro centro di gravità comune. Quando vengono generate, le stelle di neutroni ruotano rapidamente, ma il loro movimento rallenta in modo graduale dopo alcune centinaia di migliaia di anni. Le stelle di neutroni nei sistemi binari possono tuttavia invertire tale tendenza e accelerare la rotazione con l'aiuto della loro stella compagna. Una stella di neutroni può prelevare gas dalla sua stella compagna in un processo cosiddetto di "accrescimento". Il gas che affluisce nella stella di neutroni la fa ruotare sempre più velocemente. Per la prima volta in assoluto, questa accelerazione è stata osservata mentre si verificava. "Ora abbiamo le prove dirette che la stella ruota più rapidamente mentre cannibalizza la stella compagna. Il fenomeno non era mai stato osservato in precedenza in questo tipo di sistema", ha detto il coautore, il dottor Lucien Kuiper dell'Istituto olandese di ricerca spaziale (SRON) di Utrecht. La pulsar in questione, denominata IGR J00291+5934, è stata individuata da Integral, l'osservatorio orbitale dell'Agenzia spaziale europea (ESA), nel dicembre 2004, durante una normale esplorazione dei margini esterni della Via Lattea. Il giorno seguente, gli osservatori della NASA hanno usato il satellite Rossi X-ray Timing Explorer per calcolare la velocità di rotazione dell'oggetto. Dalle osservazioni compiute con il satellite è emerso che la stella compagna è già ridotta a una frazione delle dimensioni del Sole, con una massa forse piccola come 40 volte quella di Giove. L'orbita binaria è lunga 2,5 ore e l'intero sistema è così compatto che entrambe le stelle rientrerebbero nel raggio del Sole. Questi dati avvalorano la teoria secondo cui le due stelle sono abbastanza vicine da far sì che si possa verificare un processo di accrescimento e la stella compagna venga cannibalizzata.

Paesi

Finlandia, Francia, Paesi Bassi, Stati Uniti

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