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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Targeted disease prophylaxis in European fish farming

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Proteggere l’acquacoltura vaccinando i pesci

I ricercatori impegnati nel progetto TARGETFISH, finanziato dall’UE, stanno utilizzando vaccini per contribuire alla lotta contro l’insorgenza di malattie nelle specie ittiche d’allevamento.

La produzione da acquacoltura in Europa rappresenta una fonte di lavoro per 100 000 persone e genera un fatturato annuale di 7 miliardi di euro. Tuttavia, in parte a causa della carenza di prodotti veterinari autorizzati per il trattamento sanitario, i conseguenti focolai di malattia nelle specie ittiche d’allevamento possono costare al settore fino al 20 % del valore della produzione. Il metodo più idoneo per tenere sotto controllo la diffusione di malattie consiste innanzitutto nell’impedirne la comparsa tramite la vaccinazione. Il progetto TARGETFISH, finanziato dall’UE, si è proposto un unico obiettivo principale: vaccinare in modo efficace i pesci. “La rivoluzionarietà di TARGETFISH non sta solo nelle conoscenze fondamentali maturate utili allo sviluppo di vaccini di prossima generazione e di vie diverse di somministrazione del vaccino, ma anche nella validazione di tali conoscenze, tramite un impegno attivo volto alla rapida introduzione di vaccini migliori o nuovi prototipi,” illustra il coordinatore del progetto Geert Wiegertjes. Un contributo di lunga durata TARGETFISH puntava a fornire un contributo di lunga durata alla prevenzione di rilevanti malattie ittiche nel settore dell’acquacoltura europea. In particolare, la sua ricerca ha teso a generare conoscenze su antigeni rilevanti, nuovi sistemi orali per somministrare tali antigeni a siti corporei mucosi e nuovi adiuvanti per migliorare la durata dell’immunità. Tali informazioni sono state poi valutate a confronto con risposte immunitarie protettive sia mucose che sistemiche. Acquisite tali informazioni, i ricercatori si sono poi dedicati ad apprendere dai vaccini esistenti e migliorarli. Si sono anche concentrati sulla prototipazione di vaccini la cui efficacia è stata poi validata tramite saggi in vitro e confronti in vivo. L’efficacia dei vaccini è stata validata nella prospettiva di ottenere minimi effetti collaterali e massima sicurezza. In ultimo, i protocolli di vaccinazione sono stati vagliati sottoponendoli a condizioni sul campo, abbreviando il percorso per l’attuazione pratica dei risultati del progetto, i quali sono stati poi illustrati a decisori politici, scienziati ed esponenti dell’industria. Sfide e soluzioni Durante le varie fasi di lavoro, i ricercatori si sono imbattuti in diverse problematiche che richiedevano soluzioni innovative. Ad esempio, anche se era stata già dimostrata l’efficacia della vaccinazione a DNA per iniezione, la sua applicazione è stata arrestata dai dibattiti sulla sicurezza dei vaccini basati su DNA. “Consapevoli di ciò, abbiamo destinato ingenti sforzi allo studio dell’aspetto di integrazione del genoma, per il quale attendiamo a breve i dati definitivi sull’integrazione di NDA plasmidico nel tessuto muscolare,” racconta Wiegertjes. “Nel frattempo, vari gruppi di ricerca hanno confermato l’efficacia di questa forma di vaccinazione e, di conseguenza, la vaccinazione a DNA contro la malattia del pancreas nel salmone dell’Atlantico potrebbe presto divenire una realtà in Europa.” Il progetto si è anche impegnato specificamente per integrare le tante PMI che forniscono forme migliorate di antigeni, metodi di vaccinazione e somministrazione. Con l’aiuto di tali imprese è stata affrontata l’importante questione dello sviluppo di vaccini orali capaci di evitare la degradazione degli antigeni nel tratto gastrointestinale. “Anche se abbiamo spesso misurato una decisa assunzione di antigeni e le successive risposte immunitarie nell’intestino, non sempre ne abbiamo rilevato capacità protettive quando i pesci o trovate protettive quando i pesci venivano messi alla prova,” riferisce Wiegertjes. “Ciò detto, sia piuttosto certi che rileveremo una migliore capacità di protezione in futuro, con l’ottimizzazione delle dosi e della durata dell’assunzione dei vaccini.” Il progetto si avvicina al termine, ma ha già comunque contribuito a migliorare i dispositivi di lettura di valori in vitro e le procedure in vivo, oltre agli esiti positivi ottenuti nella produzione di vaccini migliori e nuovi prototipi di vaccini.

Parole chiave

TARGETFISH, acquacoltura, pesce, vaccini, antigeni, malattia del pancreas

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