Soluzione a tutto tondo per affrontare meglio gli eventi di contaminazione dell’acqua
L’UE può essere orgogliosa della qualità della sua acqua di rubinetto. Ma cosa succederebbe in caso di contaminazione? Sicuramente le autorità avrebbero bisogno dei migliori strumenti possibili per identificare, gestire e risolvere la crisi in modo efficiente evitando conseguenze potenzialmente drammatiche per la salute pubblica. La tecnologia attualmente disponibile però non li prepara adeguatamente. Tenendo conto di ciò, il progetto SAFEWATER (Innovative tools for the detection and mitigation of CBRN related contamination events of drinking water) ha sviluppato una soluzione conveniente, generica e a tutto tondo per potenziare la capacità di reazione in tempo reale alle crisi della sicurezza dell’acqua potabile. Questa soluzione comprende un sistema di rilevazione dell’evento, un sistema di gestione dell’evento, simulatori offline e online e sensori chimici, biologici e radiologici. Anna Ellinge Madar, coordinatrice del progetto, discute i suoi risultati, potenzialità commerciali e i piani del consorzio per il futuro. Qual è il valore aggiunto di SAFEWATER in caso di contaminazione CBRN? SAFEWATER è in grado di catturare e analizzare i dati raccolti dai sensori e da altri sistemi di informazione usati nelle reti di acqua potabile. Fornisce una piattaforma tecnologica che potenzierà la capacità di un’utenza dell’acqua di rilevare rapidamente un evento di contaminazione, analizzare le sue ripercussioni usando idraulica online in tempo reale e modelli di qualità dell’acqua, limitare il danno usando strumenti di simulazione e procedure operative rapide e gestire in modo più efficace l’evento usando un sistema avanzato di sostegno alle decisioni e uno strumento completo di gestione dell’evento. Quali erano i principali problemi degli strumenti esistenti? Gli strumenti attualmente in uso hanno una serie di gravi limiti. Innanzitutto i sensori CBRN a disposizione che si possono usare per rilevare un pericolo di contaminazione dell’acqua potabile nel sistema di distribuzione sono attualmente molto limitati. Ma ci sono altri problemi: le capacità di rilevamento e allarme in tempo reale sono insufficienti o inesistenti. Gli attuali modelli di propagazione rendono molto difficile una valutazione efficace di zone potenzialmente contaminate. Modelli di risposta, mitigazione e ripristino che funzionino in tempo reale sono quasi inesistenti. Infine attualmente non c’è un sistema di gestione dell’evento disponibile sul mercato, in particolare non c’è un sistema che fornisca un’interfaccia utente per i responsabili delle decisioni, colleghi tutti i componenti software e fornisca tutte le informazioni rilevanti in un sistema di informazione geografica (SIG) basato sul web. La soluzione è già stata testata in casi reali? La soluzione SAFEWATER è stata testata in diversi casi realistici, come per esempio la contaminazione di un serbatoio d’acqua comunale, di un acquedotto e di una linea di distribuzione locale. Lo abbiamo fatto usando diverse famiglie di contaminanti come composti organici, rifiuti tossici e materiale radioattivo. Sono state fatte prove e misurazioni di singoli componenti e dell’intero sistema completo in speciali reti idrauliche di prova create in tre diverse utenze idriche: Águas do Algarve in Portogallo, Hagihon Company in Israele, e Wasserversorgung Zürich in Svizzera. Come ha reagito il mercato fino a questo momento? Gli utenti finali hanno mostrato grande interesse per SAFEWATER, sia come sistema completo che nelle sue singole applicazioni. Diverse di queste applicazioni sono pronte per il mercato e sono in corso discussioni commerciali, abbiamo anche concluso alcuni contratti commerciali. Il sistema di rilevazione dell’evento e i simulatori hanno avuto particolarmente successo. Quali sono i vostri programmi adesso che il progetto è concluso? Si sono create diverse collaborazioni tra singoli partner grazie a questo progetto le quali continueranno dopo la sua conclusione. Alcuni partner si sono uniti a una nuova proposta di progetto presentata ad agosto 2016, in vista di un proseguimento delle collaborazioni. Sfortunatamente la proposta non ha avuto successo, ma potrebbero essercene altre in un prossimo futuro.
Parole chiave
SAFEWATER, acqua di rubinetto, toolkit, contaminazione, salute pubblica, rilevamento, CBRN, acqua potabile, sensori, qualità dell’acqua