Terapie molecolari per l’insufficienza cardiaca
Nei paesi sviluppati, l’insufficienza cardiaca rappresenta una causa importante di ospedalizzazione e di morte. L’ipertrofia patologica prolungata sembra essere uno dei fattori predisponenti più importanti della morte improvvisa per cause cardiache ed è determinata da alterazioni della regolazione trascrizionale e post-trascrizionale. Studi recenti indicano che i miR (microRNA, piccoli RNA a singolo filamento) codificati nel genoma svolgono un ruolo centrale nello sviluppo del cuore e nell’insufficienza cardiaca. I miR inibiscono l’espressione dei geni mediante la repressione traslazionale e la loro modulazione selettiva può fornire un vantaggio terapeutico nei modelli preclinici. Questa evidenza rafforza l’idea di utilizzare i modulatori di miR come possibili strumenti terapeutici. Il progetto PATCH (Targeting the miR-106b~25 cluster in pathological cardiac hypertrophy), finanziato dall’UE, si proponeva di comprendere quali sono i fattori responsabili dell’ipertrofia cardiaca. Considerando le recenti evidenze che indicano un ruolo dei miR nell’insufficienza cardiaca, i ricercatori si sono concentrati sul cluster miR-106b~25, che diminuisce nell’ipertrofia patologica nei topi. La perdita dei cluster miR miR-106b~25 e miR-17~92 porta alla morte degli embrioni a causa di difetti cardiaci gravi e conferma il ruolo essenziale che essi svolgono nello sviluppo cardiaco. Il consorzio ha svolto uno screening di bioinformatica per identificare possibili obiettivi diretti a valle del cluster miR-106b~25 che potrebbero essere implicati nella rimodellazione cardiaca patologica, scoprendo una rete di geni coinvolti nell’ipertrofia patologica e una serie di nuovi geni. I risultati ottenuti dal progetto sottolineano l’importanza del cluster miR-106b~25 nelle patologie cardiache e hanno aperto nuove prospettive per la prevenzione dell’insufficienza cardiaca.
Parole chiave
Insufficienza cardiaca, microRNA, ipertrofia, geni