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Contenuto archiviato il 2024-06-18

A common European approach to the regulatory testing of nanomaterials

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Liberare il potenziale di mercato dei nanomateriali

Ricercatori finanziati dall’UE hanno creato un toolbox per aiutare i legislatori a valutare e affrontare meglio la sicurezza dei nanomateriali.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

I nanomateriali offrono tante possibilità. Tuttavia, a causa delle continue preoccupazioni circa la loro sicurezza, regole e normative hanno impedito loro di raggiungere il loro pieno potenziale. “Il potenziale innovativo ed economico dei nanomateriali prodotti è minacciato da una scarsa comprensione delle relative questioni EHS (Environmental Health and Safety, salute e sicurezza ambientale)”, afferma il project manager di NANOREG, Aart Dijkzeul. “Mentre i dati sulla tossicità diventano sempre più disponibili, la rilevanza per le autorità di regolamentazione è spesso poco chiara o non provata, e la riduzione del tempo di immissione sul mercato di nuovi materiali rende sempre più urgente la necessità di intervento da parte delle autorità di regolamentazione.” Per porre rimedio a questa situazione, Dijkzeul e il suo team di ricercatori hanno fornito alle autorità di regolamentazione e ai legislatori una valutazione scientifica dei dati correnti e dei metodi di verifica. “Lavorando a fianco di istituzioni di regolamentazione globali, abbiamo sviluppato con successo un toolbox per la valutazione della sicurezza dei nanomateriali,” afferma. Dissipare le incertezze I nanomateriali sono sostanze chimiche o materiali che vengono fabbricati su scala incredibilmente piccola – fino a 10 000 volte più piccola del diametro di un capello umano – e vengono già utilizzate in centinaia di prodotti che vanno dalle batterie alla vernice, all’abbigliamento anti-batterico e alle attrezzature mediche. Tuttavia, per sfruttare al massimo il potenziale di mercato dei nanomateriali, occorre garantire la sicurezza. “Questo significa fugare ogni incertezza scientifica circa i loro effetti sull’uomo o sull’ambiente,” afferma Dijkzeul. “Poiché questi nanomateriali sono spesso unici e non sono mai stati prima sul mercato, le valutazioni devono essere effettuate caso per caso utilizzando metodi riconosciuti a livello mondiale e approvati.” Un pratico toolbox Il progetto è partito dall’analisi delle conoscenze esistenti e dalla combinazione di questo con uno studio delle esigenze delle autorità di regolamentazione. Ciò ha consentito ai ricercatori di identificare le lacune nelle conoscenze, tra cui: caratteristiche che influenzano il rischio dei nanomateriali nell’ambiente degli esseri umani, metodi standardizzati per determinare tali caratteristiche e apposite strategie e approcci di valutazione del rischio. Da queste tre principali lacune, sono state generate 16 esigenze normative. Queste hanno poi offerto ai ricercatori le basi per lo sviluppo della prossima generazione di dati affidabili e comparabili sugli aspetti ambientali, di salute e sicurezza dei nanomateriali. “Il toolbox estremamente pratico di NANOREG, che contiene strumenti importanti per supportare la valutazione del rischio, la verifica della tossicità e le misurazioni dell’esposizione, è destinato ad aiutare le organizzazioni coinvolte in materia di normalizzazione e regolamentazione dei nanomateriali,” afferma Dijkzeul. Immissione dei nanomateriali sul mercato Al fine di garantire una maggiore cooperazione tra le autorità di regolamentazione, l’industria e i ricercatori, il toolbox è stato creato in stretta collaborazione con l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), il Comitato europeo di normazione (CEN) e l’Organizzazione internazionale per la standardizzazione (ISO). Il progetto ha inoltre creato una rete internazionale di enti globali di standardizzazione negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, in Giappone e in Russia. “Vediamo questo approccio interdisciplinare transfrontaliero come uno dei più grandi lasciti del progetto, che contribuirà in modo significativo a rimuovere il rischio dall’uso di nanomateriali nei prodotti industriali e di consumo,” aggiunge Dijkzeul. Grazie al lavoro di NANOREG, il potenziale innovativo ed economico dei nanomateriali non sarà più minacciato semplicemente perché i problemi di salute e sicurezza non sono stati pienamente affrontati. “NANOREG ha aiutato gli organi legislativi e regolamentari a svolgere i propri compiti in modo efficace, in base a dati scientifici e protocolli sperimentali,” conclude Dijkzeul. “I nostri approcci più efficienti di gestione del rischio faranno sì che il tempo necessario per immettere nuovi nanomateriali sul mercato sia sempre più breve, con ovvi benefici per i consumatori e i produttori.”

Parole chiave

NANOREG, nanomateriali, nanotecnologia, REACH, EHS, ECHA

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