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Contenuto archiviato il 2024-06-18

FORest management strategies to enhance the MITigation potential of European forests

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In che modo le strategie di gestione delle foreste devono tener conto del potenziale di cattura del carbonio

Le foreste europee attualmente catturano circa il 10 % delle emissioni di CO2 del continente. Il progetto FORMIT intendeva incorporare questa funzione forestale in pratiche di gestione, in modo che i gestori delle foreste potessero affrontare meglio le conseguenze dei cambiamenti climatici senza compromettere la produzione di biomassa e legno.

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Se c’è una battaglia della più grande guerra ai cambiamenti climatici che l’Europa sembra vincere a mani basse, è certamente la salvaguardia delle foreste. Mentre in altre regioni del mondo le foreste si stanno riducendo pericolosamente, in Europa sono cresciute di un’estensione equivalente a 1 500 campi da calcio ogni anno. Naturalmente, si tratta di un’ottima notizia per la biodiversità, ma in teoria anche per la cattura del carbonio e le industrie del legno. La vera domanda è: come dovremmo gestire queste foreste per sfruttarne al massimo le potenzialità? Il progetto FORMIT (FORest management strategies to enhance the MITigation potential of European forests) intendeva rispondere a questa domanda. I ricercatori hanno sviluppato un «simulatore di crescita forestale» basato su vari scenari di cambiamento climatico e hanno ottenuto stime sullo stoccaggio e sui flussi di carbonio sopra e sotto terra nelle aree forestali. Sono anche riusciti a stimare la quantità di prodotti ricavati dal legno e di biomassa forestale usata per l’energia in scenari climatici scelti, nonché in diversi scenari di gestione forestale. Una delle loro osservazioni è che le foreste europee stanno invecchiando, ma ciò non significa che i gestori delle foreste possono sedersi e rilassarsi. «La cattura del carbonio da parte delle foreste continua a essere estremamente importante e notiamo un continuo aumento di interesse per questa loro funzione, come anche per il potenziale ruolo di riserva di biomassa per l’energia, sebbene si sostenga spesso che quest’ultimo è molto inefficiente e dipendente dalla scala», afferma il prof. Frits Mohren, che ha coordinato il progetto FORMIT. «Per dirla semplicemente, dobbiamo aumentare la crescita per conservare lo stoccaggio di carbonio quando vogliamo usare parte di tale incremento per produrre bioenergia. Qualsiasi uso di biomassa per l’energia che porti a una sostanziale riduzione dello stoccaggio di carbonio non è neutro dal punto di vista del carbonio e dovrebbe essere evitato.» Nel complesso, il gruppo di ricerca ha valutato lo stoccaggio di carbonio nelle foreste dell’UE, gli effetti delle strategie di gestione forestale su questo stoccaggio, il contributo dei prodotti forestali allo stoccaggio e alla mitigazione del carbonio e gli aspetti socio-economici della gestione forestale per lo stoccaggio e la mitigazione del carbonio. Infine, sono stati sviluppati scenari e percorsi comprendenti misure e strategie di gestione che tengono conto delle differenze regionali in Europa, dei potenziali impatti dei cambiamenti climatici e dei cambiamenti nella composizione delle specie. Il prof. Mohren ammette che l’impatto reale di queste strategie sulle pratiche di gestione delle foreste è difficile da valutare, ma afferma anche che «tutti i partner sono impegnati in dibattiti nazionali sulla gestione adattativa delle foreste per contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e le strategie di gestione forestale sviluppate all’interno del progetto sono opzioni chiare che vengono discusse. I risultati di FORMIT non sono necessariamente unici in questo ambito, dato che non ci siamo discostati dalle pratiche correnti di gestione delle foreste». Nel prossimo futuro, i risultati di FORMIT dovrebbero anche rivelarsi utili per altri progetti in cui vengono usati dati di inventario forestale per effettuare valutazioni di mitigazione del carbonio. Nel frattempo, i membri del gruppo proseguono il loro lavoro: «Abbiamo avviato nuovi progetti di dottorato presso l’Università di Wageningen che esaminano le strategie di gestione forestale, ad esempio in relazione agli impatti dei cambiamenti climatici sulla concorrenza tra le specie arboree e alle strategie adattative di gestione delle foreste olandesi. Lo stesso vale per la maggior parte dei partner di FORMIT, che continuano a lavorare in questo settore. Inoltre, stiamo lavorando sulle relazioni di carbonio delle foreste tropicali, ad esempio attraverso l’analisi del ciclo di vita della gestione delle foreste tropicali», sottolinea il prof. Mohren. I risultati di FORMIT vengono anche usati in nuovi progetti pilota che fanno parte del programma olandese di silvicoltura intelligente sul piano climatico, per indagare e dimostrare le potenzialità della gestione forestale nella lotta contro i cambiamenti climatici. Azioni simili sono state intraprese altrove in Europa.

Parole chiave

FORMIT, cattura, CO2, cambiamenti climatici, foresta, mitigazione, carbonio, biodiversità, biomassa

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