Ottimizzare gli organi per i trapianti
Gli organi marginali hanno una funzione quasi normale, ma durante il reperimento, la conservazione e il trapianto subiscono in genere un danno progressivo. Ciò è dovuto per lo più alla mancanza di nutrienti e ossigeno nell’ambiente di conservazione. Tali organi sono inoltre più suscettibili al danno durante la conservazione, perché i donatori sono normalmente pazienti di età più avanzata, con altre comorbidità come diabete e ipertensione. Tecniche come la perfusione epatica normotermica meccanica (NMP), la perfusione renale ipotermica meccanica e i nuovi additivi per le soluzioni preservanti sono promettenti per migliorare la conservazione degli organi. Il progetto COPE (“Consortium for Organ Preservation in Europe”), finanziato dall’UE, convaliderà e promuoverà queste nuove tecniche di conservazione degli organi per aumentare la disponibilità di organi vitali per i trapianti. Il consorzio COPE è la task force ufficiale per la conservazione degli organi della ESOT, la Società europea per i trapianti di organo. Eseguirà tre sperimentazioni cliniche e studi sperimentali aggiuntivi per testare tecniche di conservazione epatica e renale e sviluppare protocolli ottimali. Sono già state poste pietre miliari importanti. È stata creata la struttura necessaria a gestire ed eseguire le sperimentazioni cliniche, e si sono ottenute le approvazioni etiche nella maggior parte dei centri di sperimentazione. Sono stati messi a punto i protocolli delle sperimentazioni cliniche, e per ogni sperimentazione si sono creati database online e offline, oltre a protocolli centralizzati per la raccolta dei campioni biologici. Ci si è occupati anche della logistica rispetto a trasporto, recupero degli organi, macchine e materiali di consumo. Per esempio il dispositivo OrganOx metra, necessario per la NMP, è stato installato su ambulanze nel Regno Unito. Tutte le sperimentazioni cliniche COPE sono ora iniziate. Gli scienziati stanno valutando l’efficacia dei mezzi di perfusione cell-free nel trapianto epatico e renale, nonché il ricondizionamento ex vivo metabolico degli organi. Stanno valutando anche i pro e contro dell’ottimizzazione del condizionamento pre-impianto degli organi, e gli effetti di ambienti a diverse temperature sulla perfusione. I risultati del progetto dovrebbero contribuire a rivelare la praticabilità di queste innovative tecnologie di perfusione meccanica e dei sistemi ossigenati cell-free per migliorare la conservazione degli organi. I risultati positivi delle sperimentazioni aumenteranno la disponibilità di organi di buona qualità per i trapianti e miglioreranno gli outcome per i pazienti sulle liste di attesa.
Parole chiave
Organi, trapianto, perfusione epatica normotermica meccanica, perfusione renale ipotermica meccanica, conservazione degli organi, perfusione cell-free