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Contenuto archiviato il 2024-05-29

BRAIN IRON LEVELS IN CHILDREN WITH ATTENTION-DEFICIT/HYPERACTIVITY DISORDER: AN IMAGING AND NEUROPHYSIOLOGICAL STUDY

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I livelli di ferro nel cervello dei bambini con ADHD

I livelli di ferro nel cervello dei bambini con ADHD

L'ADHD è un disturbo comportamentale che si manifesta nell'infanzia e i cui sintomi possono persistere anche nell'età adulta. Come indica il nome, i soggetti con ADHD hanno difficoltà a concentrarsi sulle attività e a controllare gli impulsi, e mostrano iperattività Inoltre, ottengono scarsi risultati in ambito accademico e professionale, tendendo altresì ad essere più coinvolti in attività criminali rispetto agli individui senza ADHD. Il progetto BRAIN IRON IN ADHD, finanziato dall'UE, è stato avviato per capire se la carenza di ferro giochi un ruolo nell'ADHD. Gli scienziati hanno valutato i livelli di ferro e di sieroferritina nel cervello per una maggiore accuratezza, in quanto i valori di ferritina (misura la quantità di ferro nel sangue) non rispecchiano in pieno i livelli di ferro, che dovrebbero essere coinvolti nell'ADHD. Per misurare i livelli di ferro nel cervello è stata impiegata una nuova tecnica di imaging basata sulla correlazione di più campi. L'analisi ha preso in considerazione i bambini di due istituti, uno negli Stati Uniti e uno in Italia. Sono stati misurati i livelli di sieroferritina e ferro nei bambini con e senza l'ADHD. Nello studio statunitense è stato scoperto che i bambini con ADHD avevano livelli di ferro nel cervello notevolmente più bassi di quelli senza ADHD. Lo studio italiano ha studiato le possibili conseguenze della carenza di ferro nel cervello. In particolare, era incentrato sull'associazione dei livelli di ferro al funzionamento del cervello e alla qualità/quantità di sonno, utilizzando la risonanza magnetica, l'elettroencefalogramma, i potenziali evocati somatosensoriali e la polisonnografia, rilevando una correlazione significativa tra i livelli di ferro nel cervello e il numero di movimenti periodici durante il sonno. Ciò suggerisce che bassi livelli di ferro nel cervello possono alterare il sonno, che a sua volta contribuisce ai deficit cognitivi e aggrava ulteriormente i sintomi dell'ADHD. Va notato che, in entrambi gli studi, non sono state riscontrate differenze nei livelli di sieroferritina dei bambini con e senza ADHD. L'ADHD colpisce circa il 5 % dei bambini in tutto il mondo e uno studio suggerisce che circa il 15 % di essi potrebbe presentare una carenza di ferro nel cervello. L'attenuazione dei sintomi dell'ADHD attraverso la somministrazione precoce di ferro potrebbe quindi giovare a questo gruppo di soggetti e migliorare notevolmente la loro qualità della vita. Negli studi futuri saranno approfonditi gli effetti della somministrazione di supplementi di ferro durante la gravidanza e l'infanzia come prevenzione dell'ADHD.

Parole chiave

Disordine da deficit di attenzione/iperattività, fattori di rischio, carenza di ferro, ferro nel cervello, sieroferritina, elettroencefalogramma, potenziali evocati somatosensoriali, polisonnografia, supplementi

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