Un nano-vaccino offre speranza per un efficace trattamento del cancro della pelle
Nonostante i recenti miglioramenti nella prevenzione, nella diagnosi e nel trattamento, l’incidenza del melanoma, il tumore della pelle più mortale, è aumentata negli ultimi dieci anni. Secondo il World Cancer Research Fund International, nel 2018 si sono verificati quasi 300 000 nuovi casi. Parzialmente supportato da tre progetti finanziati dall’UE, un team di scienziati ha sviluppato un nuovo modo di trattare e prevenire il melanoma utilizzando un nano-vaccino. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista «Nature Nanotechnology». Citato in un comunicato stampa, l’autore principale, il prof. Ronit Satchi-Fainaro, afferma: «La guerra contro il cancro in generale, e il melanoma in particolare, è progredita nel corso degli anni attraverso una varietà di modalità di trattamento, quali la chemioterapia, la radioterapia e l’immunoterapia; ma l’approccio vaccinale, che si è dimostrato così efficace contro diverse malattie virali, non si è ancora materializzato contro il cancro». Il prof. Satchi-Fainaro aggiunge: «Nel nostro studio, abbiamo dimostrato per la prima volta che è possibile produrre un nano-vaccino efficace contro il melanoma e sensibilizzare il sistema immunitario alle immunoterapie». Prevenzione e trattamento I ricercatori hanno dimostrato l’efficacia del vaccino in tre diverse condizioni: come misura preventiva in topi sani; come trattamento di un tumore primario in topi in combinazione con l’immunoterapia; e come trattamento di tessuti prelevati da pazienti con metastasi cerebrali da melanoma. Come spiegato nello stesso comunicato stampa, il team «ha sfruttato particelle minuscole, di dimensioni pari a circa 170 nanometri, realizzate con un polimero biodegradabile». All’interno di ciascuna particella, o nano-vaccino, erano impacchettati due peptidi, ossia brevi catene di aminoacidi, che venivano poi iniettati in un modello murino con melanoma. Il nano-vaccino ha impedito lo sviluppo del melanoma, portando anche all’inibizione del tumore e a un prolungato tasso di sopravvivenza nei topi affetti dalla malattia. Il prof. Satchi-Fainaro aggiunge: «La nostra ricerca apre le porte a un approccio completamente nuovo, l’approccio vaccinale, per un trattamento efficace del melanoma, anche nelle fasi più avanzate della malattia». I ricercatori sperano che il loro metodo sia utilizzabile anche per altri tipi di cancro, quali il cancro del colon-retto e quello del pancreas. PolyDorm, uno dei tre progetti finanziati dall’UE che hanno fornito finanziamenti parziali allo studio, è stato lanciato per esaminare «i cambiamenti molecolari e cellulari nelle interazioni tumore-ospite che regolano la dormienza tumorale, che potrebbero portare alla scoperta di nuovi obiettivi di dormienza tumorale e fornire strumenti per strategie terapeutiche dei tumori dipendenti dalla dormienza», come indicato su CORDIS. Il progetto PolyDorm (Uncovering the molecular and cellular mechanism of tumor dormancy for the rational design of theranostic nanomedicines) si è concluso nel marzo 2019. Il progetto 3DBrainStrom (Brain metastases: Deciphering tumor-stroma interactions in three dimensions for the rational design of nanomedicines), che ha supportato lo studio sui nano-vaccini ed è attualmente in corso, si concentra su nuovi modelli preclinici di cancro. Questi sono volti a sviluppare approcci terapeutici che colpiscono vari compartimenti cellulari implicati nelle metastasi cerebrali. Anche l’iniziativa EURONANOMED II (EUROpean network for transnational collaborative RTD projects in the field of NANOMEDicine) ha contribuito allo stesso studio. Basandosi su un precedente progetto, ENM I, il progetto EURONANOMED II ha utilizzato ERA-NET come piattaforma per finanziare agenzie e ministeri nello sviluppo di attività e programmi congiunti per coordinare la ricerca in nanomedicina di alta qualità. EURONANOMED è attualmente nella sua terza fase nell’ambito del progetto EuroNanoMed III (ERA-NET ON NANOMEDICINE). Per ulteriori informazioni, consultare: progetto PolyDorm progetto 3DBrainStrom progetto EURONANOMED II
Paesi
Stati Uniti