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Contenuto archiviato il 2023-03-23

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Studi sulla salute dell’intestino aprono la via a nuove cure per le malattie legate all’obesità

Due recenti studi finanziati dall’UE hanno ampliato le nostre conoscenze su come la salute dell’intestino nei pazienti obesi può influenzare la progressione della malattia.

I pazienti che soffrono di malattie legate all’obesità spesso presentano un’infiammazione dell’intestino tenue che può peggiorare le loro condizioni. Uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Cell Metabolism, che era sostenuto dal progetto METACARDIS, finanziato dall’UE, ha scoperto il perché. Ottenendo specifici campioni intestinali da pazienti sottoposti a operazioni chirurgiche per ridurre l’obesità e le malattie a essa associate – chiamate bypass gastrico – i ricercatori hanno potuto concentrarsi sul digiuno, una porzione dell’intestino tenue che, come sanno gli scienziati, ha un ruolo importante nell’assorbimento dei lipidi e dei carboidrati. Il digiuno però non è stato mai ben documentato a causa della sua posizione nel corpo e il suo contributo per le malattie metaboliche non è ancora conosciuto completamente. I ricercatori di METACARDIS hanno collaborato con altri scienziati per affrontare questa sfida. L’analisi fatta dal team sul digiuno finora ha rivelato che l’infiammazione cronica legata all’obesità fa salire il numero di cellule del sistema immunitario chiamate linfociti T. Queste cellule del sistema immunitario producono citochine, che inibiscono la sensibilità all’insulina. Poiché l’azione dell’insulina regola l’assorbimento dei nutrienti e il livello dello zucchero nel sangue, questo fenomeno del sistema immunitario contribuisce ad aggravare la situazione clinica del paziente. Studi clinici addizionali hanno mostrato che un aumento della densità dei linfociti T nell’intestino potrebbe anche essere legato ad altre complicazioni associate all’obesità come le malattie epatiche. La ricerca ha rivelato anche che le proiezioni della mucosa intestinale nei pazienti obesi – chiamate – villi sono più lunghe rispetto ai soggetti non obesi. Questo significa che per alcune persone obese l’area della superficie dell’intestino tenue può aumentare fino al 250%, permettendo loro di assorbire più nutrienti. Questo può aumentare ulteriormente l’azione infiammatoria del sistema immunitario in questa regione. Un secondo studio pubblicato su Cell Metabolism e anch’esso sostenuto da METACARDIS ha scoperto che i pazienti che si sottopongono a operazioni chirurgiche mirate alla perdita di peso presentano un’alterazione dei microbi intestinali. Il team ha trovato prove decisive che i cambiamenti del microbioma sono specifici dell’operazione chirurgica e non solo un riflesso di cambiamenti alterati del peso. Poiché la chirurgia comporta sempre un rischio, i ricercatori di METACARDIS volevano determinare se le strategie non-chirurgiche potessero ottenere lo stesso risultato. Una potenziale strategia potrebbe essere ideare nuovi probiotici in alternativa alla chirurgia per perdere peso. Entrambi questi studi pubblicati di recente sono esempi del lavoro clinico e sperimentale attualmente svolto dai ricercatori di METACARDIS, che desiderano approfondire le conoscenze scientifiche dell’impatto dei cambiamenti del microbiota intestinale sulle malattie cardiometaboliche. In particolare, l’impegno nazionale in Germania, Danimarca e Francia si sta concentrando sulle innovazioni nelle cure, la ricerca traslazionale e la formazione di medici specializzati in malattie cardiometaboliche. Il consorzio del progetto sottolinea che c'è un bisogno pressante di integrare tutte queste conoscenze e queste competenze a livello europeo al fine di portare benefici significativi ai pazienti. Infine il progetto spera di tradurre le scoperte cliniche in nuovi metodi diagnostici e preventivi. Lanciato a novembre 2012, il progetto si concluderà a ottobre 2017. Per ulteriori informazioni, visitare: METACARDIS http://www.metacardis.net/

Paesi

Francia

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