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Contenuto archiviato il 2024-06-18

WHEYLAYER2: barrier biopolymers for sustainable packaging

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Nuovi materiali da imballaggio dal formaggio

Le barriere sintetiche contro l’ossigeno proteggono alimenti, prodotti farmaceutici e cosmetici dal contatto dannoso con l’aria e l’umidità. Scienziati finanziati dall’UE hanno sviluppato nuove biobarriere da sottoprodotti caseari per una completa riciclabilità.

Le barriere a base di petrolio sono sotto una crescente pressione da parte di legislatori e consumatori, a causa del loro impatto ambientale e di quello potenzialmente dannoso per la salute. Per questa ragione, il progetto WHEYLAYER 2 (WHEYLAYER2: Barrier biopolymers for sustainable packaging) ha sviluppato film plastici prodotti con il siero di latte, un sottoprodotto naturale del formaggio. Il consorzio ha prodotto una barriera polimerica basata sulla proteina del siero di latte che può sostituire le plastiche a base di petrolio e può essere rimossa utilizzando gli enzimi per il riciclaggio. Inoltre, il materiale avrà migliori proprietà di barriera rispetto ai polimeri esistenti. È stata presentata la domanda di brevetto e i partner del progetto stanno ora lavorando alla sua produzione e commercializzazione. È stata costruita una macchina industriale per il rivestimento e l’essicamento e sono state collaudate simulazioni del processo di rivestimento. I collaudi di produzione e i test di stoccaggio sono stati condotti su tubi e vasi termoformati per le industrie alimentare e cosmetica, nonché sui blister per l’industria farmaceutica. Gli scienziati hanno anche studiato l’impiego di concentrati di proteine di siero di latte al posto degli isolati puri delle proteine del siero di latte (WPI), per una soluzione più competitiva a livello di costi. La sostituzione ha avuto successo, con proprietà di barriera contro l’ossigeno molto vicine ai migliori risultati con le WPI. Il consorzio ha prodotto vassoi in cloruro di polivinile non plastificato con un tasso di trasmissione di ossigeno accettabile per un imballaggio in atmosfera modificata. I vassoi hanno mostrato la potenzialità di stampabilità e sono state sottoposte a collaudi di stampaggio. Sono stati eseguiti test di sicurezza alimentare certificati e sono state create schede tecniche e sulla sicurezza dei materiali. Sono state preparate schede tecniche utilizzando l’analisi del ciclo di vita con revisione paritaria. WHEYLAYER 2 ha risposto alla domanda da parte dei consumatori di prodotti ecocompatibili e all’instabilità del prezzo del petrolio. Ha fornito ai produttori di imballaggi e agli utenti finali un prodotto biopolimerico che permetterà loro di progettare imballaggio multistrato riciclabili o soluzioni comletamente biodegradabili. Inoltre, WHEYLAYER 2 aprirà la strada a nuove applicazioni per la proteina del siero del latte e contribuirà a impedire che il siero nocivo per l’ambiente finisca nelle discariche europee. Il progetto supporterà pertanto l’industria casearia a livello europeo con l’aumentare della domanda di siero del latte. Questo a sua volta avrà un impatto positivo sulla sostenibilità rurale in quanto l’industria casearia è fondamentale per l’economia di molte zone rurali dell’UE.

Parole chiave

Materiali da imballaggio, sottoprodotti caseari, biopolimeri, pellicole di rivestimento in plastica, imballaggi ad atmosfera modificata

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