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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Development of novel Non Destructive Testing (NDT) techniques and autonomous robots to be deployed by Remote Operating Vehicles (ROVs) for the sub-sea inspection of offshore structure welds

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La manutenzione dell'infrastruttura offshore affidata ai robot

Le nuove apparecchiature robotiche si rivelano promettenti nel campo della manutenzione di infrastrutture petrolifere offshore critiche in Europa, aumentandone così la sicurezza.

Un'infrastruttura di petrolio e gas in condizioni ottimali in Europa è fondamentale per l'economia, una sfida che implica la manutenzione ottimale di stabilimenti di trasformazione, gasdotti e altri componenti cruciali. Per la manutenzione dell'infrastruttura offshore è possibile sfruttare tecnologie come le tecniche di controllo non distruttivo (NDT, Non-Destructive Testing) e robot implementati mediante veicoli a comando remoto (ROV, Remote Operating Vehicle). Era questo lo scopo del progetto SUBCTEST, finanziato dall'UE. Attualmente, si conducono piccoli controlli non distruttivi di routine su saldature sottomarine critiche presenti nelle infrastrutture offshore. Poiché le soluzioni disponibili non funzionano al di sotto dei 30 metri di profondità, in tali casi si rendono necessarie pericolose missioni subacquee. Una categoria più compatta di ROV prevista dal progetto mirava a superare le limitazioni presentate dalle dimensioni e dal peso delle apparecchiature dei controlli non distruttivi. Nella fattispecie, i ricercatori del progetto SUBCTEST hanno lavorato allo sviluppo di una piattaforma implementabile tramite ROV per i tre metodi di controllo non distruttivo, in particolare: misurazione del campo di corrente alternata (ACFM, Alternating Current Field Measurement), prova ultrasonica ad allineamento di fase (PAUT, Phased-Array Ultrasonic Testing) e controllo ultrasonoro a lungo raggio (LRUT, Long-Range Ultrasonic Testing). Questa tecnologia consentirebbe una migliore ispezione delle strutture sottomarine quali puntelli, nodi, montanti, catene da ormeggio e linee di flusso, per rilevare fessure esterne, difetti, corrosione e affaticamento. Per raggiungere questo obiettivo, il team di progetto ha tentato di ridurre la massa del manipolatore che guidava i trasduttori e/o sensori ACFM, PAUT o LRUT in modo che potessero essere implementati da veicoli a comando remoto da osservazione. Gli sforzi sono stati mirati al mantenimento della spinta idrostatica dell'apparecchiatura e allo sviluppo di un design economico come l'uso di una semplice console di gioco per adoperare il manipolatore LRUT. Un altro importante risultato è stata la progettazione di un manipolatore ACFM intelligente con una flangia che offre una copertura di 170° intorno alla circonferenza del tubo. Il team ha inoltre simulato l'implementazione del ROV su una piattaforma offshore per garantire l'affidabilità del sistema. I miglioramenti del software e del firmware hanno aumentato le prestazioni del rover e dei suoi componenti. Tutti questi risultati hanno portato allo sviluppo di una valida piattaforma per i sistemi NDT implementabili tramite ROV che possono essere utilizzati per rilevare corrosione e fessure nell'infrastruttura offshore. Il progetto ha consentito di ottenere numerose informazioni utili in quest'area nonché un business plan per commercializzare la piattaforma. Se la tecnologia venisse sfruttata, aumenterebbe la sicurezza e l'efficienza dell'industria offshore europea, riducendo inoltre al minimo le precarie missioni di manutenzione subacquee.

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