Allegati in Braille per telefoni cellulari e tablet
Gli schemi tattili, o "touch screen", hanno rivoluzionato la vita dei possessori di tablet, telefoni cellulari e lettori MP4. In tale contesto, però, non è stata accordata la giusta importanza alle persone cieche, il cui senso principale è il tatto e per le quali sarebbe utilissimo, ad esempio, avere la possibilità di leggere un allegato contenente intere pagine di testo scaricate da Internet codificato in linguaggio Braille. Grazie al lavoro di un gruppo di scienziati finanziato dall'UE, intitolato NOMS ("Nano-optical mechanical systems"), questa possibilità potrà finalmente trasformarsi in realtà. Le tecnologie attualmente disponibili per gli ipovedenti presentano numerosi limiti in termini di portabilità, costi, efficienza e risoluzione. Basti pensare, ad esempio, al fatto che, per percepire un'immagine visiva, è necessario creare una stampa utilizzando uno speciale tipo di carta. L'attivazione ottica consente di risolvere gran parte dei principali problemi che affliggono gli attuali dispositivi destinati a questo gruppo di popolazione. In tale contesto, i polimeri fotoattivi a base di nanotubi di carbonio (CNT-PAP), di recente creazione, rappresentavano pertanto la base ideale per i microsistemi NOMS. L'integrazione di questi componenti in dispositivi tattili incentrati sull'utilizzo di microsistemi ha dato origine a una combinazione senza precedenti. La ricerca è stata incentrata su CNT-PAP ed elastomeri a cristalli liquidi (LCE) con nanotubi di carbonio (LCE-CNT). Gli LCE rappresentano un'altra classe di nuovi polimeri le cui proprietà si collocano tra lo stato liquido e lo stato solido. I membri del progetto hanno rivolto la propria attenzione alla caratterizzazione e alla comprensione del comportamento dei CNT all'interno dei polimeri fotoattivi, concentrandosi successivamente sugli LCE-CNT. Mediante l'utilizzo di elastomeri a cristalli liquidi con nanotubi di carbonio, in grado di produrre parametri di attivazione nell'intervallo considerato, gli scienziati hanno dapprima assemblato un singolo "blister" tattile in Braille, sviluppando e integrando, solo in un secondo momento, tutti i materiali, i microsistemi e i software di un prototipo di tablet 10 x 10. Gli esperti hanno infine inserito in questo dispositivo una serie di blister basati su LCE-CNT drogati con colorante, riuscendo a dimostrare parametri di fotoattivazione ottimizzati. Il tablet è stato impiegato dai partner nell'ambito di test neuropsicologici. I risultati delle prove hanno illustrato il ruolo dello sviluppo a livello del sistema visivo e dei circuiti corticali correlati durante l'integrazione dello spazio audiotattile. La commercializzazione di tali dispositivi dovrebbe condurre a un netto miglioramento della qualità di vita di milioni di persone ipovedenti, simile a quello causato dall'introduzione di Internet nelle attività quotidiane dei visivamente "normodotati".