Sensori naturali intercettano gli interferenti endocrini
Molti composti rilasciati nell’ambiente - che siano artificiali o naturali - sono tossici per gli organismi viventi. Gli interferenti endocrini (Endocrine-Disrupting Compound, EDC) e gli idrocarburi policiclici aromatici (Polycyclic Aromatic Hydrocarbon, PAH) sono tra questi e sono stati associati alle interferenze nella riproduzione, nonché all’induzione dei tumori. Il rilevamento di queste sostanze negli impianti di lavorazione alimentare o dell’acqua, prima che entrino nella catena di distribuzione, è fondamentale per la salute pubblica e ambientale. I metodi di rilevamento convenzionali richiedono l’invio di un campione a un laboratorio. L’analisi può essere lenta e costosa, e ovviamente dipende dal personale specializzato. Il progetto RADAR (Rationally designed aquatic receptors integrated in label-free biosensor platforms for remote surveillance of toxins and pollutants), finanziato dall’UE, ha ideato una piattaforma portatile e ad alta sensibilità per il monitoraggio in loco o “spot test”. La piattaforma utilizza recettori estrogenici ricombinanti e recettori aril-idrocarburo (Aryl Hydrocarbon Receptor, AhR), progettati a partire dai recettori degli organismi acquatici, e prevede una combinazione unica di filtrazione, separazione e pre-concentrazione automatica unitamente a una nanostrutturazione di superficie e a modifiche chimiche dei sensori di rilevamento privi di marcatori (label-free). Dalle ricerche è emersa una perfetta affinità degli AhR creati nell’ambito dell’iniziativa RADAR con gli interferenti endocrini. Gli avanzamenti tecnologici hanno prodotto una sensibilità senza precedenti e la possibilità di rilevare precocemente composti specifici. Combinato con un sistema di comunicazioni wireless, il dispositivo rappresenta una piattaforma di livello mondiale. Ciò permette un rilevamento preciso, specifico e sensibile degli EDC e dei PAH in ambienti avversi, capace di inviare un segnale d’allarme a un centro di monitoraggio remoto. I risultati offerti dalle nuove piattaforme e tecnologie contribuiranno alla redazione di orientamenti e di raccomandazioni per il controllo degli interferenti endocrini negli alimenti e nell’acqua. Saranno anche utilizzati al fine di accrescere la consapevolezza dei cittadini sui problemi legati agli EDC e di influenzare positivamente la produzione di queste risorse a livello industriale.
Parole chiave
Contaminanti, alimenti e acqua, acquatico, interferenti endocrini, piattaforme di biosensori