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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Early diagnosis, treatment and prevention of mood disorders targetting the activated inflammatory response system

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La disfunzione immunitaria legata a disturbi dell'umore

Aumentano costantemente le prove che confermano la stretta interrelazione tra il sistema neurale e il sistema immunitario. Su tali premesse, alcuni ricercatori europei hanno indagato su una nuova ipotesi secondo cui la disfunzione immunitaria potrebbe essere l'evento scatenante nei disturbi dell'umore.

Perché si sviluppino disturbi dell'umore, si sta stagliando come centrale un'attivazione immunitaria anomala. Uno stato di infiammazione cronica in determinate aree del cervello, implicate nella regolazione dell'umore, potrebbe causare squilibri dell'umore, come risultato di disturbi ormonali o metabolici. Ad esempio, l'attivazione immunitaria potrebbe pregiudicare il catabolismo del triptofano, un precursore importante del neurotrasmettitore seratonina. Lo studio MOODINFLAME , finanziato dall'UE, è stato ideato per testare l'ipotesi di fondo secondo cui molti disturbi dell'umore o psichiatrici sono scatenati da una maggiore suscettibilità all'infiammazione. Lo studio si proponeva di analizzare la disfunzione immunitaria in pazienti psichiatrici e modelli murini di malattia, nonché di sviluppare metodo di scansione di cervello e sangue, per valutare la disfunzione immunitaria stessa. È stato analizzato un gran numero di campioni di pazienti. I risultati hanno legato il disturbo dell'umore con cifre maggiori di monociti che esprimono geni sia pro-infiammatori che antinfiammatori, nonché elevati livelli di citochine pro-infiammatorie. Tutti questi dati hanno validato il modello complessivo di disfunzione immunitaria in pazienti affetti da disturbi dell'umore. È particolarmente interessante che lo stato attivato di monociti abbia determinato in senso negativo l'esito della terapia antidepressiva. Il lavoro svolto su modelli animali di comportamento simile alla depressione hanno ulteriormente corroborato tali esiti. Gli animali hanno esibito una risposta infiammatoria attivata e un anomalo metabolismo del triptofano. Gli scienziati hanno identificato tre percorsi principali implicati nell'aberrante interfaccia immunoendocrina. Questa comunicazione anomala ha condotto a un deficit strutturale e funzionale di importanti regioni del cervello. Riguardo alle strategie terapeutiche, parte del lavoro di MOODINFLAME ha riguardato la valutazione di vari farmaci antinfiammatori non steroidei nei modelli animali. Il progetto PSYCH-AID, che prosegue il lavoro del progetto MOODINFLAME finanziato dall'UE, continuerà le indagini su tali farmaci in pazienti con disturbi dell'umore. Nel complesso, l'esito dello studio potrebbe modificare le modalità di trattamento dei disturbi psichiatrici. Gli strumenti diagnostici generati saranno di enorme aiuto in questo percorso, facilitando la valutazione di pazienti con disturbi dell'umore in relazione alla disregolazione immunitaria.

Parole chiave

Infiammazione, disregolazione immunitaria, linfociti, disturbi dell'umore, triptofano, serotonina, psichiatrico, monociti, pro-infiammatorio, citochine, antidepressivo, farmaci antinfiammatori non steroidei

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