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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Fusion Energy Materials Science – Coordination Action

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Nuovi materiali per i reattori a fusione

I partecipanti a un consorzio europeo hanno unito le forze per scoprire nuovi materiali che permettano di ottenere un'energia nucleare più sicura e più ecologica. Utilizzando gli stessi principi della natura e del sole, il corso per i reattori di domani viene impostato oggi.

La generazione di energia nucleare si basa sul controllo dell'energia esistente all'interno dei nuclei degli atomi che mantiene unite le particelle che li compongono. I reattori a fissione sfruttano la fissione atomica, cioè la rottura dei nuclei atomici pesanti, ad esempio di alcune forme di uranio. La fissione è alla base dei reattori nucleari convenzionali di produzione di energia elettrica in funzione oggi. Le centrali a fusione si basano sulla combinazione di nuclei leggeri. Il sole utilizza la fusione degli atomi di idrogeno per formare l'elio. La fusione presenta alcuni importanti vantaggi potenziali, tra i quali l'assenza di scorie radioattive a lunga vita e l'assenza di emissioni di carbonio o di inquinamento atmosferico. Inoltre, il combustibile per il processo è abbondante e diffuso. I reattori a fusione sono da molti considerati come una fonte promettente ed ecologica, che potrebbe contribuire a risolvere i problemi energetici del mondo. Una delle principali sfide nello sviluppo di reattori a fusione è quella di creare materiali in grado di sopportare gli elevati carichi e sollecitazioni coinvolti nei dispositivi di fusione nucleare. Gli scienziati europei di 27 istituzioni hanno inaugurato il progetto FEMaS-CA ("Fusion energy materials science coordination action"), finanziato dall'UE, con lo scopo di accelerare lo sviluppo di nuovi materiali da utilizzare nei reattori a fusione. L'obiettivo consisteva nel rafforzare I metodi di caratterizzazione dei materiali, oltre alle attività di creazione di reti e di collaborazione con l'Accordo europeo sullo sviluppo della fusione (EFDA). I materiali con maggiore resistenza all'irradiazione e capacità di dispersione del calore sono stati sottoposti a test basati sull'applicazione dei più avanzati metodi di caratterizzazione strutturale. Durante il progetto, sono state svolte circa 120 attività cooperative. Le comunità scientifiche si sono affidate a grandi strutture europee che mettono a disposizione sincrotrone, fasci di ioni o di neutroni. Molti gruppi di ricerca universitari vengono attratti alla comunità della fusione. Questo è emerso soprattutto attraverso I contributi alla "Conferenza internazionale sulla scienza dei materiali dell'energia da fusione", organizzata congiuntamente da FEMAS-CA e il 'Workshop internazionale su materiali e componenti affacciati al plasma', un incontro ben consolidato nella comunità dei materiali di fusione. Integrando le attività e I partner FEMAS-CA nelle strutture EFDA europee, viene garantito che le attività avviate continueranno su scala a lungo termine. Inoltre, attraverso lo sviluppo di nuovi materiali promettenti, le iniziative apriranno la strada a futuri reattori a fusione.

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