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Articoli di approfondimento - Agenda digitale 101: dal mercato unico digitale all'Internet ad alta velocità

Con la pubblicazione del 101° articolo di approfondimento sulle TIC da parte di CORDIS, ci prendiamo un momento per riflettere sulle storie e le testimonianze condivise dai molti progetti di ricerca nel campo della tecnologia finanziati dall'UE che sono stati illustrati finora. Rendiamo omaggio anche al simbolismo del numero 101, che in quanto tale rappresenta le 101 azioni politiche dell'Agenda digitale europea (ADE).

Nel campo dell'istruzione, un corso base di una qualunque materia, se lo chiediamo agli amici americani, è un corso "101". Cerchiamo anche di andare incontro al pubblico più ampio facendo loro capire gli argomenti scientifici e tecnologici a volte complessi che comporta la ricerca TIC con un approccio "101" alle storie. Ma 101 è anche il numero di azioni politiche che, secondo l'Agenda digitale europea della Commissione europea, "stimolerà un circolo virtuoso di investimenti e uso delle tecnologie digitali". Queste 101 azioni politiche sono organizzate in sette pilastri, o "contenitori": mercato unico digitale, interoperabilità e standard, affidbilità e sicurezza, accesso a internet veloce e ultraveloce, ricerca e innovazione, alfabetizzazione digitale, competenze e inclusione, e benefici abilitati dalle TIC per la società dell'UE. "Le aziende europee non possono rimanere competitive, né i servizi pubblici possono rimanere di prima categoria se non fanno un largo uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Virtualmente tutti i posti di lavoro appena creati richiedono buone competenze TIC e questo vale anche per la maggior parte dei lavori già esistenti ... Promuovere le TIC significa promuovere una ripresa ricca di posti di lavoro," osserva la Commissione europea. Le 101 azioni dell'ADE così formano una parte fondamentale di tutta la strategia Europa 2020 per assicurare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Una tecnologia decisa L'Azione 3 dell'ADE ha lo scopo di aprire le risorse di dati pubblici perché siano riutilizzati, in quanto materia prima per applicazioni innovative transnazionali e servizi come le previsioni del tempo più accurate o nuovi servizi finanziari. "Il ri-utilizzo delle "informazioni del settore pubblico" (ISP) significa usare le informazioni in nuovi modi aggiungendo ad esse valore, mettendo insieme informazioni provenienti da fonti diverse, facendo miscele e nuove applicazioni, per fini sia commerciali che non commerciali," spiega la Commissione sulla sua pagina web dedicata alle ISP . Gli articoli di approfondimento sulle TIC di CORDIS hanno presentato una serie di progetti finanziati dall'UE che aiutano l'Europa a trasformare i dati pubblici in opportunità economiche (si veda "Grandi dati al vostro servizio"). Ad esempio, un'iniziativa finanziata dall'UE, il progetto Weknowit ("Emerging, collective intelligence for personal, organisational and social use"), ha sviluppato una piattaforma che converte ampi contenuti generati dall'utente da un problema di sovraccarico di informazioni a una nuova "intelligenza collettiva" con una serie di applicazioni, dalla gestione delle emergenze a un migliore turismo cittadino. Il progetto si è candidato per diversi brevetti e una manciata di prodotti e risultati sono destinati per il rilascio pubblico o commerciale. L'informazione del settore pubblico genera già circa 32 miliardi di euro di attività economiche ogni anno. La Strategia sui dati aperti dell'UE, lanciata a dicembre 2011, ha l'obiettivo di raddoppiare tale dato fino a circa 70 miliardi di euro, che secondo Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea responsabile dell'Agenda digitale dati, è "veramente necessario per dare una spinta alla nostra economia". Lo standard Non c'è esempio migliore di interoperabilità di internet, e "l'Agenda digitale identifica procedure migliori per stabilire gli standard e una maggiore interoperabilità … in modo che nuovi dispositivi TI, applicazioni, archivi di dati e servizi interagiscano senza problemi in qualsiasi luogo, proprio come Internet," osserva la Commissione. Per esempio, l'Azione 22 promuove regole per stabilire standard che trovino il giusto equilibrio tra proteggere la proprietà intellettuale e mantenere mercati competitivi. Il tipo di innovazione che, con il sostegno dei finanziamenti europei, ha portato allo sviluppo di standard GSM e alle conseguenti industrie da miliardi di euro che vi ruotano attorno. I progressi ottenuti nella rete Newcom++ ("Network of excellence in wireless communications"), per esempio, copre una serie di tecnologie che vanno oltre la LTE (evoluzione a lungo termine) 4G standard, che adesso è usata per le comunicazioni mobili, o quello che il prof. Marco Luise, manager tecnico di Newcom++, chiama "tecnologie del dopo prossima generazione", le quali aiuteranno l'Europa a mantenere il suo rilievo nel campo delle comunicazioni wireless e mobili. "Molta di questa ricerca, che si occupa di capacità, larghezza di banda, localizzazione e sicurezza, per esempio, potrebbe essere implementata negli smart phone di prossima generazione dopo il 4G, ma una parte di essa va oltre, arrivando anche in settori astratti come la teoria dell'informazione," osserva il professore in un articolo di approfondimento sulle TIC ("Mantenere il vantaggio competitivo dell'Europa nelle comunicazioni wireless"). Nel frattempo, altri progetti finanziati dall'UE stanno assicurando che i progressi tecnologici, che hanno le potenzialità per migliorare la vita quotidiana in una miriade di modi, non siano rinchiusi in silos e non rimangano abbandonati dietro paywall o tasse per le concessioni governative o semplicemente non funzionino bene con le tecnologie che usiamo attualmente. "Molti progetti hanno lavorato per sviluppare un prodotto unico, qualcosa che vi ricordi di prendere la medicina o di spegnere la stufa," dice Theresa Skehan, project manager presso l'Istituto svedese di tecnologia assistiva che sta coordinato il progetto Monami ("Mainstreaming on ambient intelligence"). "Ma quello di cui abbiamo bisogno sono soluzioni che forniscano una gamma completa di servizi, in modo da non dover acquistare un nuovo sistema per ogni servizio di cui si ha bisogno, una piattaforma con servizi modulari che siano facili da aggiungere e adattare," dice. Monami ha sviluppato un'architettura aperta e scalabile e ha implementato un gamma varia di applicazioni interoperabili progettate specificamente per soddisfare le esigenze di "vita assistita" degli anziani. Mi posso fidare? Solo il 12% degli utenti del web europei si sente completamente sicuro quando fa transazioni online. Le minacce come software maligno e frodi online disturbano i consumatori e compromettono le attività per promuovere l'economia online. Nessun paese da solo può affrontare la piaga della sicurezza online, quindi le azioni 33 e 39, nell'ambito del pilastro per l'affidabilità e la sicurezza dell'ADE, sostengono la preparazione e le simulazioni per la sicurezza cibernetica in tutta l'UE. Anche la ricerca sta facendo la sua parte per rinforzare la sicurezza cibernetica nei settori pubblico e privato. Il progetto Master ("Managing assurance, security and trust for services"), finanziato dall'UE , ha sviluppato una piattaforma per gestire interi processi di business in contesti diversi, in modo che gli utenti possano accedere facilmente al cloud computing e ai servizi software senza preoccuparsi della sicurezza. Nel frattempo, i ricercatori del progetto SecureChange ("Security engineering for lifelong evolvable systems") hanno sviluppato la metodologia, le tecniche e gli strumenti per rendere tutto il ciclo vitale del software, dall'ingegneria dei requisiti, attraverso la progettazione, lo sviluppo, il collaudo e la verifica, fino all'istallazione e l'aggiornamento, più efficiente, flessibile, più sicuro e molto meno costoso. Più veloce di… Nuovi servizi come la televisione ad alta definizione o le videoconferenze richiedono un accesso a internet molto più veloce rispetto a quello generalmente disponibile in alcune parti dell'Europa. Per soddisfare queste esigenze dell'internet del futuro, l'Europa ha bisogno di velocità di download di 30 Mbps per tutti i suoi cittadini e che almeno il 50% delle abitazioni acquistino connessioni internet di oltre i 100 Mbps, entro il 2020. L'Agenda digitale ha lo scopo di trasformare questa ambizione in realtà stimolando gli investimenti e proponendo un piano di spettro radio completo. Leggete il nostro articolo di approfondimento speciale "Internet del futuro … una cosa bella e promettente", sulle azioni e i progetti UE che preparano il terreno a servizi internet più veloci e migliori, adatti alle reti del futuro, un internet del futuro di oggetti, persone e idee che comunicano. In un'edizione speciale degli articoli di approfondimento sulle TIC di CORDIS, ovvero "La banda larga e gli "ampi tubi" di crescita potenziale" , abbiamo raccolto una selezione di storie su progetti di ricerca sostenuti dall'UE che lavorano per migliorare la velocità e la capacità di internet. Come abbiamo cercato di spiegare in quell'articolo: "Se pensiamo a Internet come a un dispositivo costituito da miliardi di tubi in cui scorrono pezzi di informazioni provenienti da tutto il mondo, non possiamo negare che più dati tentiamo di pomparvi, maggiori saranno le probabilità di ritardi o di congestioni del traffico (di dati). La Commissione europea ha creato il Meccanismo per collegare l'Europa (CEF) allo scopo di incoraggiare l'intensificazione degli investimenti pubblici e privati nei progetti relativi alla banda larga e alle infrastrutture digitali. Il CEF è stato concepito allo scopo di sbloccare 50 miliardi di euro per l'infrastruttura di rete (ai fini del rafforzamento del settore dei trasporti, dell'energia e delle reti digitali europee), di cui 9,2 miliardi di euro sarebbero riservati alla banda larga e all'infrastruttura dei servizi digitali. "Dobbiamo testare le idee pratiche su come tagliare i costi, come rendere più facile l'accesso, riutilizzare e condividere questa infrastruttura," ha osservato il Commissario Kroes in occasione del lancio del CEF. "Non c'è niente di più irritante per i cittadini dei lavori nelle strade e niente di più noioso per le aziende delle inutili lungaggini burocratiche". Ad esempio, il progetto OMEGA ("Home gigabit access"), finanziato dall'UE, ha introdotto il principio delle reti a banda larga ultraveloci nelle abitazioni o negli uffici. I partner del progetto hanno dimostrato che le varie tecnologie delle comunicazioni cablate, radiofoniche e ottiche possono essere utilizzate per la creazione di una rete ibrida per le comunicazioni ad alta velocità in un ambiente domestico. Con questo si conclude la prima parte del nostro 101° articolo sulle azioni politiche dell'Agenda digitale 101. Nella seconda parte esamineremo le azioni per promuovere la ricerca, le competenze elettroniche e per affrontare le sfide sociali e i progetti che servono tali obiettivi I progetti citati in questa relazione sono finanziati attraverso vari temi e azioni del programma quadro per la ricerca dell'UE. Collegamenti ai siti web dei progetti: - Public-sector information - PSI - Weknowit - Openaire - Newcom++ - Monami - Master - SecureChange - ALPHA - OMEGA Collegamenti a notizie correlate: - Parte seconda - Agenda digitale 101: dal sostegno alla ricerca alla risposta alle sfide sociali - Grandi dati al vostro servizio - Accesso libero: i risultati dei progetti dell'UE diventano pubblici - Mantenere il vantaggio competitivo dell'Europa nelle comunicazioni wireless - Un mercato aperto per le applicazioni di vita assistita per gli anziani - Servizi software: proteggere I processi di business - Internet del futuro … una cosa bella e promettente - La banda larga e gli "ampi tubi" di crescita potenziale Altri collegamenti: - Sito web dell'Agenda digitale della Commissione europea