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Contenuto archiviato il 2024-05-29

Abnormal proteins in the pathogenesis of neurodegenerative disorders

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Trattamento migliorato per i disordini neurodegenerativi

Un ampio network europeo ha potenziato le nostre attuali opzioni di conoscenza e trattamento dei disturbi neurodegenerativi. Il risultato dello studio ha un potenziale immenso per migliorare l'effetto debilitante di questi disturbi e ridurre il fardello socioeconomico che essi causano.

Molti disturbi neurodegenerativi sono caratterizzati dal deposito di aggregati proteici anomali in varie parti del cervello. Ma gli eventi che fanno scattare questo fenomeno e il ruolo di questi depositi proteici nella progressione della malattia sono poco compresi. Estese ricerche hanno collegato alcune di queste malattie alle mutazioni genetiche. Comunque, malgrado le preziose informazioni ottenute sui processi patologici, l'elenco dei geni associati ai disturbi neurodegenerativi è lungi dall'essere completo. Per contribuire ulteriormente all'identificazione dei geni correlati alle malattie, scienziati di primo piano nel settore hanno ideato il progetto Apopis ("Abnormal proteins in the pathogenesis of neurodegenerative disorders"), finanziato dall'UE. L'obiettivo finale era identificare i geni coinvolti nella patologia dei disturbi neurodegenerativi, determinarne le funzioni biologiche e il ruolo nella patologia della malattia. Si sono fatti passi importanti verso la delineazione del ruolo di molti geni nella patogenesi dei disturbi neurodegenerativi. I partner del progetto hanno affrontato l'assenza di opzioni di trattamento migliorando le attuali strategie di vaccinazione per il morbo di Alzheimer. Per superare gli effetti indesiderati dell'immunoterapia a base di beta amiloide, gli scienziati hanno isolato cellule B da pazienti immunizzati e hanno prodotto un nuovo anticorpo TAP-1 altamente affine alle placche beta amiloidi.Il test di questo anticorpo unito a nuovi anticorpi monoclonali in un modello di topo di Alzheimer ha mostrato una riduzione di accumulo di alfa amiloide nei cervelli degli animali trattati. In generale questi dati suggeriscono che il vaccino a base di beta amiloidi costituisce un intervento terapeutico promettente per il trattamento di pazienti affetti da Alzheimer. Lo studio Apopis ha integrato 39 gruppi di ricerca in tutta Europa per ottenere una migliore comprensione dei meccanismi patogeni coinvolti nella neurodegenerazione, potenziare l'individuazione clinica e migliorare prevenzione e trattamento di questi disturbi. I "deliverable" del progetto hanno in generale un forte impatto, e ci si aspetta che migliorino la qualità di vita di numerosi pazienti.

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