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Articoli di approfondimento - Servizi e dati collegati alimentano l'Internet del futuro

Alcuni ricercatori finanziati dall'UE hanno sviluppato strumenti assolutamente necessari e un "approccio all'ecosistema" finalizzati all'incanalamento dell'evoluzione di Internet verso il concetto di "web semantico". Ciò determina uno passaggio dalle pagine web a un uso semi-automatizzato di servizi e software commerciali che attraversano una gamma diversificata di applicazioni, dal calcio al settore immobiliare. I risultati del progetto, che prevedono una piattaforma di gestione basata sul web e una gamma di strumenti di sviluppo, si inseriscono in varie applicazioni del settore di nuova concezione.

Economia digitale icon Economia digitale

Con decine di migliaia di dispositivi collegati insieme - un dato destinato a crescere sempre di più - il mondo sta assistendo a un cambiamento fondamentale che riguarda le modalità di produzione, archiviazione, uso e condivisione dei dati. Di conseguenza, siamo stati catapultati in una nuova era in cui i dati sono collegati in modo aperto e nel complesso più utilizzabile. Dal momento che è in corso una sempre maggiore proliferazione su Internet di siti di social network, blog e altre piattaforme che conducono a una nuova generazione dei cosiddetti "prosumer" (utenti avanzati), stiamo anche assistendo a un'attenuazione dei confini tra i fornitori di contenuti e gli utenti. Agli occhi di numerosi osservatori, questo "web di dati" corrisponde a ciò che Internet era destinato a diventare, ovvero un'alternativa al "web di pagine" attuale che potrebbe essere o non essere significativa o utile per l'utente medio. Di conseguenza, si prevede che l'Internet del futuro di evolverà verso un Internet delle cose, tra cui sensori, dispositivi, oggetti della vita di tutti i giorni, e un Internet di servizi online funzionali e semplici che fanno un nuovo uso di dati collegati. "Il web di dati, nato inizialmente come progetto accademico, sta gradualmente attirando l'attenzione di aziende e istituzioni," affermano Carlos Pedrinaci e John Domingue del Knowledge Media Institute presso The Open University, in una recente pubblicazione intitolata "Web services are dead. Long live internet services" . Questo articolo fondamentale era un contributo al progetto SOA4All SOA4All ("Service oriented architectures for all"), finanziato dall'UE, il cui obiettivo consisteva nel fornire alle tecnologie orientate ai servizi una spinta finalizzata a soddisfare le domande dell'Internet del futuro. L'architettura orientata ai servizi (SOA) consiste in un insieme di principi di progettazione per lo sviluppo di servizi migliori, più flessibili e interoperabili per un utilizzo e un riutilizzo diffusi in vari ambienti informatici e web. Il progetto SOA4All, della durata di tre anni e appena completato, ha prodotto strumenti basati sul web pensati per utenti tecnici e non, che consentono di interagire con i servizi in vari modi. I partner industriali hanno già dimostrato i vantaggi della tecnologia SOA4All e il progetto ha condotto alla produzione di componenti che promuoveranno nell'insieme una maggiore domanda di SOA. SOA4All fornisce quindi la base per un forte impatto tra le comunità di addetti della ricerca e sviluppo Internet e, secondo il parere del coordinatore Elies Prunés Soler di ATOS Research & Innovation: "Il lavoro di SOA4All può anche avere un impatto significativo sulla competitività del software europeo e del settore dei servizi nell'Internet del futuro". Questo successo è ampiamente dovuto all'approccio integrato di SOA4All rispetto alla sfida basata sulla possibilità di sbloccare il potere dei dati pubblici e dei servizi disponibili al pubblico all'interno di un "ecosistema aperto", spiega Prunés Soler: "L'ecosistema aperto si basa sull'idea di "un web di un miliardo di servizi" in un ambiente aperto, in cui è possibile offrire, trovare, impiegare e creare un numero illimitato di servizi e in cui l'interazione di diversi servizi e attori viene attivata dalla tecnologia SOA4All". Paragoniamo questo aspetto, ad esempio, agli "ecosistemi dei servizi", che già si possono trovare in alcune aziende. L'ambito di tali strumenti è confinato a un'azienda o a un gruppo di aziende che ottimizzano internamente i cicli di vita delle applicazioni e dei servizi nei casi in cui ne è richiesta la disponibilità in un ambiente chiuso. Strumenti basati sul web SOA4All offre valore aggiunto nell'approccio degli ecosistemi aperti attraverso la relativa piattaforma di offerta di servizi e, in particolare, lo "Studio". Si tratta di una struttura basata sul web che supporta gli utenti finali nel corso dell'intero ciclo di vita dei servizi. Trattandosi di uno strumento basato sul web, è possibile accedere alle funzionalità di "Studio" tramite un browser. Inoltre, tale strumento è stato progettato per utenti tecnici e non e consente loro di interagire con i servizi in vari modi. Ad esempio, questa soluzione consente agli utenti finali di trovare i servizi di cui hanno bisogno, di comporli secondo modalità simili al mashup e di monitorarli e analizzarli in una visualizzazione unica e unificata. Il coordinatore del progetto sostiene quanto segue: "L'idea di SOA4All consiste nel fatto che i "prosumer" (utenti avanzati) possano trovare e impiegare servizi di vari fornitori tramite un'unica piattaforma". I partner industriali, tra cui SAP, BT e l'olandese SME TIE, hanno già dimostrato i vantaggi della tecnologia SOA4All nel settore pubblico, nelle telecomunicazioni e nel commercio elettronico. I risultati di SOA4All hanno tuttavia implicazioni molto più ampie. Tra i risultati o le "risorse" di SOA4All vi sono 22 singoli componenti e otto combinazioni di componenti che promuoveranno, nell'insieme, una maggiore domanda di SOA. Ad esempio: - SWEET, un'applicazione web in grado di annotare la descrizione semantica di API web e di servizi RESTful (basati su HTML) per renderli leggibili all'elaboratore e, di conseguenza, in grado di essere trovati e utilizzati automaticamente da altri servizi web. - SOWER si comporta allo stesso modo per i servizi web basati su WSDL che forniscono servizi online commerciali. WSDL è un formato concepito per la descrizione dei servizi web che utilizzano XML, la definizione delle operazioni, gli input e gli output coinvolti. Entrambi gli strumenti offrono un metodo semplice per la creazione di descrizioni semantiche di API e di servizi web tramite un modulo semplificato di WSMO, l'ontologia di W3C per i servizi web. Di conseguenza, il progetto è stato in grado di unificare il mondo dei servizi basati su HTML e dei servizi basati su WSDL tramite la definizione di un "Modello di servizi minimo" che descrive i servizi in termini di triplette RDF* in base allo standard W3C. Studio comprende tra gli altri strumenti all'avanguardia quali: - iServe: Un archivio di servizi per le annotazioni e la relativa pubblicazione che segue i principi Linked Data; - Struttura di amministrazione dei commenti per la gestione delle opinioni degli utenti sui servizi; - SOA4All Composer, basato su una combinazione grafica dei servizi del web semantico tramite un flusso di dati e un flusso di controllo. Il back-end rappresenta un motore potente in grado di supportare la composizione dei servizi e di contribuire al superamento del divario tra gli utenti commerciali, gli esperti dei processi e gli esperi informatici; - SPICES consente di automatizzare l'utilizzo di servizi arricchiti semanticamente, sia WSDL sia RESTful, attraverso le annotazioni; - Studio Dashboard e UI Widgets consentono di creare disegni e modellazioni interattivi di API e widget per il supporto del lavoro di sviluppo tramite l'utilizzo di altri moduli Studio; - Analysis Platform, per l'estrazione della conoscenza dall'esecuzione di servizi e processi, nonché dei commenti degli utenti, su diversi livelli di astrazione; - Recommender system, che fornisce suggerimenti basati sul comportamento degli utenti. Sono comprese ulteriori innovazioni per il back-end a sostegno della scoperta e della classificazione di servizi e di un'infrastruttura distribuita di spazi semantici. Opportunità commerciali Secondo Prunés Soler, dal progetto e dai relativi risultati sono anche emerse numerose opportunità commerciali. Gli specialisti della gestione della conoscenza di Ontotext, ad esempio, hanno applicato con successo i risultati del progetto SOA4All nel relativo sviluppo di una piattaforma di pubblicazione semantica in tempo reale dietro al sito web "2010 World Cup" della BBC. E Seekda, che si occupa dello sviluppo di applicazioni per il commercio elettronico, sta sfruttando uno strumento di crawler (ricerca) di servizi creato nell'ambito di SOA4All. L'azienda di servizi Internet Hanival sta sviluppando un'applicazione che ricorre alla struttura del commercio elettronico, dei servizi, delle annotazioni, dei processi e delle ontologie di SOA4All che contribuiscono alla definizione e alla descrizione di un campo di conoscenza. Nel frattempo, l'istituto di ricerca francese INRIA ha utilizzato i risultati del progetto nell'ultima implementazione GCM/ProActive da parte di OW2, il consorzio "OpenWeb", che promuove i componenti open-source per applicazioni web e sistemi grid distribuiti. "ATOS sta lanciando una dimostrazione interna del concetto correlato alla tecnologia di gestione di processi commerciali SOA. L'obiettivo di questo strumento consiste nel convalidare l'uso della tecnologia SOA4All come alternativa più economica per le nostre soluzioni client in taluni casi particolari e nel capire fino a che punto questo strumento sia in grado di ridurre il bisogno di staff tecnico in caso di modifiche dei processi commerciali", conclude Prunés Soler. La piattaforma SOA4All, insieme alla relativa costellazione di strumenti basati sul web, possiede sicuramente il potenziale in grado di rendere i servizi di sviluppo sull'Internet del futuro più semplici ed economici. SOA4All ha ricevuto 9,47 milioni di euro (dei 13,49 milioni di euro del budget totale del progetto) in finanziamenti in base al sottoprogramma "Service and software architectures, infrastructures and engineering" del Settimo programma quadro di ricerca dell'UE (7° PQ). * "Resource description framework" (RDF) consiste in una famiglia di specifiche del World Wide Web Consortium (W3C) designato inizialmente come modello di metadati. Questo strumento si basa sull'idea di creare affermazioni sulle risorse (ovvero le risorse web) sotto forma di espressioni soggetto-predicato-oggetto o di triplette. Ad esempio, nell'affermazione "Il cielo ha il colore blu", la tripletta si divide in soggetto (cielo), predicato (ha il colore) e oggetto (blu). Link utili: - Progetto "Service Oriented Architectures for All" - Record dei dati del progetto SOA4All su CORDIS - "Web services are dead, long live internet services" Articoli correlati: - Un World Wide Web più realistico - New architects of service-oriented computing, or SOC for short! - Semantics-based software boosts company performance - Semantic desktop paves the way for the semantic web