Ricostituire le foreste della Tanzania
La biodiversità dell'Africa è stupefacente, ma spesso deve sopportare le forti pressioni esercitate dalle minacce di origine sia naturale sia umana. L'UE ha sostenuto numerosi progetti volti ad affrontare questi rischi che mettono in serio pericolo le foreste della Tanzania. Tra queste importanti iniziative rientra anche il progetto Mitmiombo ("Management of indigenous tree species for ecosystem restoration and wood production in semi-arid Miombo woodlands in Eastern Africa"), finanziato dall'UE. Mitmiombo ha affiancato i ricercatori della Tanzania nel loro impegno per riuscire a ripristinare gli ecosistemi e a gestire una produzione sostenibile. I partecipanti a questa iniziativa hanno infatti trasferito metodologie d'avanguardia per raggiungere gli obiettivi del progetto e hanno creato nel paese appezzamenti di terreno a scopo di ricerca, per promuovere la rigenerazione naturale e studiare aspetti quali la crescita, le variazioni, i problemi posti dagli agenti infestanti e le malattie delle varie specie arboree. I membri del team hanno incoraggiato il trasferimento tecnologico, l'organizzazione di seminari e le visite di scambio tra i ricercatori, per favorire la partecipazione delle comunità locali, degli agricoltori e dei coltivatori di alberi. Anche gli scambi con altri ricercatori al di fuori della Tanzania, con un'attenzione particolare agli altri paesi africani e all'Europa, sono stati incoraggiati. Il progetto ha ottenuto molti risultati importanti grazie agli appezzamenti di terreno destinati alla sperimentazione. I risultati indicano che gli alberi con legname di ottima qualità costituiscono il 55% della varietà complessiva, anche se in alcune aree la crescita non è uniforme. Secondo le conclusioni, l'utilizzo delle foreste del Miombo per la produzione di legname è insostenibile e la deforestazione sta seguendo un ritmo allarmante, dovuto soprattutto alla carbonizzazione delle aree boschive. Mitmiombo ha raccomandato invece lo sviluppo di biocarburanti di seconda generazione, che non costituiscono una minaccia per la sicurezza del cibo e del territorio, segnalando l'importanza delle considerazioni legate alla biodiversità nello sviluppo di una politica bioenergetica nelle foreste. L'iniziativa ha auspicato infine il coinvolgimento continuo delle comunità locali e dei soggetti interessati nella gestione e nella rigenerazione dei boschi del Miombo. I risultati del progetto sono stati comunicati ai ricercatori interessati e hanno permesso di ottenere i finanziamenti necessari per i futuri progetti di tutela delle aree boschive della Tanzania. I metodi di conservazione sviluppati dal progetto hanno ottenuto un'accoglienza favorevole, dimostrando la loro efficacia anche quando vengono utilizzati dalla popolazione locale. Tutto ciò pone delle basi favorevoli per il miglioramento della sostenibilità in Tanzania e valorizza notevolmente il ruolo svolto dall'UE nella regione.