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Contenuto archiviato il 2024-06-16

Synthesis of Aquaculture and Marine Ecosystems Interactions

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Armonizzare l'acquacoltura con gli ecosistemi marini

La rapida crescita della popolazione umana ha aumentato anche la richiesta di cibo, con la conseguente espansione dell'acquacoltura e l'aumento delle pressioni che questa esercita sull'ambiente, a livello sia locale sia globale. Un'iniziativa finanziata dall'UE ha esaminato il futuro impatto ambientale, economico e sociale che può derivare dallo sviluppo di questo settore.

Il progetto SAMI ("Synthesis of aquaculture and marine ecosystems") ha chiarito il modo in cui la maggiore richiesta di generi alimentari ha portato all'espansione dell'acquacoltura, studiandone l'impatto ambientale esercitato a livello sia locale sia globale, con l'obiettivo di raggiungere un punto di vista aggiornato sugli sviluppi futuri in questo campo. Il consorzio ha organizzato un seminario che ha portato alla creazione di un gruppo di scrittura incaricato di esaminare le attività di ricerca già concluse e quelle ancora in corso in ambito ambientale e nell'acquacoltura. I risultati raggiunti dal gruppo di scrittura SAMI sono poi stati integrati nei requisiti ambientali della Politica comune della pesca (PCP). Nella definizione delle azioni scientifiche previste per il futuro, i partner che hanno partecipato al progetto hanno preso in considerazione anche le opinioni e i contributi dei vari soggetti interessati, tra cui gli organismi di settore e le organizzazioni non governative (ONG). I risultati del progetto hanno permesso di chiarire l'effetto dell'acquacoltura sugli ecosistemi marini e di comprendere meglio i modelli di qualità delle acque utilizzati nella Direttiva quadro sulle acque. Sulla base della direttiva è stato possibile regolare l'acquacoltura e le altre attività umane che si svolgono sulle aree costiere, favorendo così lo sviluppo sostenibile. I partner e i soggetti interessati al progetto hanno discusso le possibili soluzioni future per la prevenzione dell'interazione genetica tra il pesce d'allevamento e quello selvaggio, esaminando le alternative alle materie prime derivate dai pesci. L'iniziativa ha analizzato anche altri fattori che influiscono sul settore dell'acquacoltura, tra cui lo sviluppo economico, i problemi sociali e l'approccio adottato dai consumatori e a livello legislativo. Ha esaminato inoltre l'andamento dei dati economici del passato riguardanti l'acquacoltura, utilizzandoli come base per elaborare previsioni per le tendenze future del comparto. Il progetto SAMI ha svolto un ruolo prezioso nell'identificazione dei possibili rischi futuri posti dall'espansione del settore dell'acquacoltura. I risultati raggiunti dal consorzio saranno utili per rispondere alle esigenze alimentari della popolazione europea, tutelando al contempo gli ecosistemi marini e i mezzi di sostentamento delle popolazioni per le quali essi costituiscono un mezzo di sussistenza.

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