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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Towards better point of care devices: Conducting polymers as smart surfaces in biosensors

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Polimeri conduttivi per migliorare la diagnosi di cancro

Alcuni ricercatori europei si sono adoperati per sviluppare nuovi materiali che potrebbero essere utilizzati in sensori diagnostici. Attraverso anticorpi immobilizzati, sono riusciti a rilevare in modo specifico e sensibile antigeni tumorali in liquidi biologici.

I polimeri conduttivi sono materiali organici con un’alta conduttività elettrica; sono stati scoperti oltre 20 anni fa. Da allora, sono stati utilizzati in molte applicazioni analitiche e tecnologiche. La loro semplicità e modalità di sintesi consentono di immobilizzare molecole (ad esempio anticorpi), che possono essere utilizzati nella fabbricazione di biosensori. Gli scienziati impegnati nel progetto CP-SMARTSURFACES (Towards better point of care devices: Conducting polymers as smart surfaces in biosensors), finanziato dall’UE, si sono proposti di sviluppare una piattaforma di biorilevazione a elevata sensibilità basata su polimeri conduttivi, Nell’intento di ridurre al minimo la formazione di legami di proteine non specifici, che ostacolano le prestazioni di biosensori elettrochimici, per produrre dispositivi diagnostici validi. A tale scopo, hanno generato pellicole di nanofibre di polianilina, modificate ulteriormente con gruppi laterali per l’adesione degli anticorpi. È stata eseguita una completa caratterizzazione elettrochimica dei coniugati risultanti, che si è dimostrata capace di formare legami anticorpali. La funzionalizzazione carbossilica o un pH ridotto hanno diminuito notevolmente la formazione di legami non specifici di proteine. Pertanto, è stato possibile rilevare l’antigene specifico della prostata (PSA) a livello di microgrammo. Tali modificazioni, tuttavia, hanno ridotto la sensibilità del sensore. Per risolvere tali problemi e consentire al sensore di operare all’interno di una gamma clinicamente rilevante, i ricercatori hanno sostituito le nanofibre di polianilina con nanotubi in carbonio. Inoltre, si sono serviti di dendrimeri per ampliare maggiormente la superficie coperta con anticorpi attivi. Nel complesso, i risultati e gli esiti pratici dello studio CP-SMARTSURFACES favoriranno la generazione di test diagnostici economici e sensibili. I protocolli di modificazione delle nanoparticelle potrebbero essere sfruttati anche in una molteplicità di applicazioni biomediche.

Parole chiave

Polimeri conduttivi, cancro, biosensore, anticorpi, nanofibre, PSA, nanotubi in carbonio

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