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Contenuto archiviato il 2024-06-18

ASSESSMENT OF HEARING IN THE ELDERLY: AGING AND DEGENERATION - INTEGRATION THROUGH IMMEDIATE INTERVENTION

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La perdita dell’udito degli anziani dell’UE

Un team dell’UE ha esaminato la perdita dell’udito dovuta all’età, o presbiacusia, come aspetto della disabilità. Il lavoro ha stimato la portata del problema, determinando i meccanismi che ne sono all’origine e introducendo un nuovo programma di screening.

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Anche la generazione dei “baby boomer” è giunta all’età della pensione e ormai le persone anziane rappresentano una parte considerevole e crescente della popolazione europea. L’UE si propone di mantenere gli anziani il più possibile sani e attivi, tuttavia la perdita dell’udito è al contempo causa e sintomo di una crescente disabilità. Il progetto AHEAD III (Assessment of hearing in the elderly: Aging and degeneration - Integration through immediate intervention), finanziato dall’UE, ha esaminato questo problema. Il team ha studiato gli effetti della perdita dell’udito, i modi per aumentare la conoscenza da parte del pubblico delle possibilità di diagnosi e intervento precoci e i costi dello screening su larga scala. Il consorzio ha definito in dettaglio i requisiti minimi dello screening e i metodi diagnostici e ha formulato raccomandazioni per un’efficace implementazione in base alle opzioni disponibili. Il gruppo ha inoltre fissato nuovi criteri per le nuove tecnologie che sono state proposte e ha analizzato i protocolli da perfezionare per ogni paese o regione europea considerata. Uno dei risultati principali del progetto è stata un attento esame della prevalenza della presbiacusia in Europa. L’analisi ha rivisto oltre 1 000 fonti. In collaborazione con l’Associazione dei Pensionati Tedeschi, inoltre, il team ha implementato una campagna in due fasi contro questo disturbo che si è svolta in Germania e in altri paesi europei di lingua tedesca. Un secondo studio ha affrontato i meccanismi della perdita dell’udito e la possibile interazione con altre condizioni fisiche. Il progetto, infine, ha discusso i metodi di screening tradizionali e quelli più recenti e gli interventi che seguono alla perdita dell’udito. Sulla scorta dei risultati ottenuti, i ricercatori hanno implementato in Galles un progetto pilota per un nuovo approccio allo screening di questo disturbo. Dopo la valutazione degli esiti e la pubblicazione di una dichiarazione in merito, il team AHEAD III ha proceduto con ulteriori studi in Italia e a Cipro. Una seconda fase dello screening si è svolta in Belgio, Germania e Malta. Il team ha inoltre stabilito contatti con i programmi di screening della presbiacusia degli Stati Uniti. Nel 2010, il progetto ha organizzato una conferenza internazionale sullo screening della perdita dell’udito negli adulti. Tra le altre attività di divulgazione vi è la partecipazione a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive, vari articoli sui giornali e opuscoli pubblicitari delle campagne di screening. Il lavoro ha portato a 12 pubblicazioni scientifiche e a 36 presentazioni di conferenze. Grazie al lavoro svolto dal progetto AHEAD III, l’Europa avrà maggiori possibilità di implementare e valutare lo screening per la presbiacusia. Grazie ad esso, i cittadini europei potranno accedere a una maggiore qualità della vita in età avanzata.

Parole chiave

Perdita dell’udito, anziani, perdita dell’udito dovuta all’età, presbiacusia, disabilità, AHEAD III, degenerazione

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