Peer-to-peer per gestire il video multicasting
Le innovazioni nella comunicazione P2P hanno gettato le basi per metodi completamente nuovi di utilizzo di internet come servizio. Ma la rapida evoluzione delle reti P2P presenta un problema per i cosiddetti "architetti di internet", ovvero persone che sviluppano hardware, software, middleware e altri elementi che lo fanno funzionare. Come è possibile mantenere la qualità del servizio (QdS) se sempre più larghezza di banda viene utilizzata da applicazioni e servizi video ad alto contenuto di dati? Il middleware P2P tra le reti può offrire un modello commerciale innovativo per l'internet del futuro? E che posto avranno gli operatori delle telecomunicazioni? Si può considerare l'offerta di servizi multicast come l'evoluzione naturale delle comunicazioni iniziate come un esercizio "uno a uno" (una persona che parla con il vicino oltre la ringhiera o con la sorella al telefono). Ma grazie ai progressi tecnologici ora la possibilità di una comunicazione "uno a molti" (come con radio e TV) si sta evolvendo in un paradigma "molti a molti" via internet. È qui che diventano importanti le reti peer-to-peer. Ed è anche qui che i confini tra fornitori di comunicazioni tradizionali, operatori, servizi di trasmissione ecc. si confondono. Sono necessari modelli commerciali innovativi per accettare questi cambiamenti, è necessario del nuovo middleware per garantire la QdS e sono necessarie linee guida per aiutare i diversi attori a preparare un futuro realizzabile e proficuo in particolare per il video multicasting supportato da P2P, che tende a occupare la larghezza di banda. Il progetto europeo P2P-Provideo aveva lo scopo di fornire linee guida tecniche per implementare i servizi di trasporto multicast P2P in modo economico e vantaggioso, oltre alle conclusioni scientifiche sulle scelte tecniche che garantiscono scalabilità e stabilità per le applicazioni multicast P2P. Dal punto di vista tecnico l'equipe ha fatto enormi progressi in particolare per quanto riguarda la codifica video, raggiungendo una gerarchia a granularità fine (FGS) per la trasmissione video usando un codificatore MPEG-4 FGS sviluppato dal progetto in grado di codificare e decodificare video in tempo reale. Il codificatore è stato implementato in Visual C++, un ambiente di sviluppo IT, usando primitive di prestazioni integrate Intel (Intel IPP), un software ottimizzato per le comunicazioni multimediali. "Usando il FGS come codifica video è stato proposto un ambiente di trasmissione video multipunto su una rete di distribuzione P2P a contenuto eterogeneo," afferma l'equipe del progetto. Si tratta di una piattaforma di trasmissione video live in cui una fonte video distribuisce un flusso video a diversi clienti con modalità multipunto. I ricercatori spiegano che la comunicazione multipunto è stata ottenuta applicando un approccio P2P, configurando una rete overlay con struttura ad albero (costruita sopra a un'altra rete) dove la radice è la sorgente video, mentre gli altri clienti sono nodi interni, o cosiddette "foglie". Il progetto, che terminerà alla fine del 2011, ha anche sviluppato un modello di ricavi per il sistema suddividendo gli utenti in due classi in base alla modalità di pagamento del servizio: con larghezza di banda (peer a tariffa economica), o con denaro (peer a tariffa completa). Il modello aiuterà i fornitori di servizi a progettare le proprie reti per massimizzare i ricavi soddisfacendo le richieste dei clienti di streaming video di alta qualità. "Da un lato prevediamo di offrire una piattaforma efficace per la gestione dei rapporti utente-fornitore e per la negoziazione dei prezzi per servizi a banda larga QdS" afferma l'equipe del progetto. "Dall'altro identifichiamo l'architettura più flessibile in termini di tecniche di codifica adattive e logica di adattamento per soddisfare le richieste dei servizi video multicast".