L'evoluzione della selezione naturale
Un progetto finanziato dall'UE ha deciso di studiare la modalità con cui un sistema che si sta modificando per selezione naturale si può trasformare in un'entità che fa affidamento su un modello per la replicazione. Il progetto Selfref ha preso come riferimento studi precedenti che considerano in che modo la selezione naturale si modella. In particolare il progetto si è concentrato sulle molecole nucleotidi, le unità strutturali dell'acido ribonucleico (RNA) e dell'acido desossiribonucleico (DNA) che sono la base del sistema basato su modello per la replica del materiale genetico e la produzione delle proteine. Ma come si sono formati questi nucleotidi? L'equipe ha applicato ai sistemi neuronali le informazioni ottenute dalla computazione evolutiva e dalla biologia evolutiva. Ciò ha portato all'ipotesi del replicatore neurale (NRH): il cervello dell'uomo è evoluto riuscendo a sostenere la replicazione delle informazioni. Di conseguenza se la replicazione neuronale è possibile, la computazione evolutiva può avvenire nel cervello per produrre pensieri e azioni adattativi. L'equipe è quindi riuscita a produrre il primo modello di un algoritmo evolutivo fisicamente incorporato per un'evoluzione aperta. Nonostante le origini dei nucleotidi presentino ancora molti misteri, il progetto Selfref ha superato chiaramente le aspettative dell'equipe, ha ottenuto importanti informazioni e ha dato origine a ricerche successive. Inoltre sono stati avviati contatti con importanti partner europei per ottenere le competenze per partire dalle basi della nuova ipotesi presentata dall'equipe.