Microsporidi: rilevamento biomolecolare nei bombi
L'uso di colonie di bombi per l'impollinazione delle colture è un'attività agricola estremamente importante ed ecologica. Tuttavia, il benessere e la diversità di questi impollinatori può essere a rischio se i parassiti vengono introdotti quando i bombi vengono trasportati in nuovi ambienti geografici. Il microsporidio Nosema bombi è stato identificato nei bombi ed è stato sottoposto ad uno studio dettagliato del progetto POLLINATOR PARASITES. Il parassita può entrare in una colonia con diversi percorsi, inclusa l'introduzione delle regine selvatiche a scopi selettivi. L'infezione può anche avvenire quando i bombi tornano dall'impollinazione delle colture. Un ulteriore percorso è attraverso l'alimentazione delle colonie con materiale contaminato dalle spore di microsporidi. L'infezione da parte di N. bombi ha un impatto negativo sullo sviluppo e sulla vitalità delle colonie e sulla loro capacità di effettuare l'impollinazione, oltre che sull'allevamento di nuove regine. Dato che non esistono cure per la malattia, le colonie infette vengono distrutte per evitare ulteriore contaminazione. L'equipe di ricerca ha raccomandato di esaminare le colonie di bombi ogni quattro settimane per controllare eventuali sintomi di N. bombi e di altri parassiti e malattie. Questo consente il rilevamento precoce delle infezioni, prevenendo un grave focolaio. Gli scienziati del progetto POLLINATOR PARASITES hanno sviluppato uno strumento genomico per il rilevamento di N. bombi basato sulla reazione a catena della polimerasi (PCR). Lo strumento PCR produce più copie dei frammenti dell'RNA ribosomiale (rRNA) dei microsporidi. Questo metodo era superiore alla tecnica convenzionale che utilizza un microscopio ottico che potrebbe non individuare o identificare erroneamente le spore. L'uso del rilevamento molecolare ha fornito una tecnica analitica rapida, precisa, economica e in grado di identificare tutte le fasi dello sviluppo del N. bombi.