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Contenuto archiviato il 2024-05-15

Identification recovery and improvement of ancient Mediterranean ceramic manufacturing technologies for the reproduction of ceramic artefacts of archaeological value

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La scienza applicata alle arti decorative

Le ceramiche di Iznik e di maiolica vengono indicate come esempi delle categorie più importanti di tutti gli stili di ceramica del Mediterraneo. Il progetto CERAMED ha esaminato questi manufatti storici con lo scopo di migliorare le procedure impiegate per produrli. Nello specifico, i ricercatori hanno tentato di offrire alternative alle sostanze smaltate usate.

La porcellana e la ceramica hanno una lunga storia e molti pezzi raffinati vengono considerati tesori nazionali per le enormi abilità utilizzate per produrli. La ceramica di Iznik descrive le ceramiche altamente decorative prodotte alla fine del XVI secolo, che si possono apprezzare negli edifici imperiali di Istanbul. Riprende il periodo in cui le ceramiche cinesi erano ammirate e emulate nel mondo islamico. Le tradizioni delle ceramiche di maiolica seguono uno stile simile, ma sono state prodotte nell'Italia del Rinascimento. Quest'arte è stata praticata in Italia per centinaia di anni ed ha raggiunto una raffinatezza ed una qualità artistica pari alla produzione di gioielli raffinati. Il progetto CERAMED ha rivolto l'attenzione alle materie prime usate nell'antica produzione di ceramica ed ha cercato di analizzarle attraverso una riproduzione sperimentale concreta a vantaggio di archeometria e etnoarcheologia. I risultati hanno portato allo sviluppo di un'etichetta "qualità da museo" in base a criteri tecnologici ed archeologici. In generale, lo scopo era rivitalizzare il settore dei manufatti in ceramica di alta qualità per il mercato dei musei. Nell'ambito di questa iniziativa, gli scienziati hanno riprodotto il processo di smaltatura nella produzione della ceramica. La produzione di ceramiche decorative a bassa temperatura prevedeva quasi sempre la smaltatura con ossido di stagno. Quando il colorante veniva aggiunto allo smalto, questo permetteva di coprire anche la terracotta. Lo smalto dava profondità alla superficie e forniva una durata funzionale. In risposta alle preoccupazioni attuali sulla salute legate all'uso del piombo in ceramica, gli scienziati hanno sviluppato e valutato formule con bassi livelli di piombo e senza piombo adatte per la smaltatura. I silicati con bassi livelli di piombo erano tra le alternative e sono stati analizzati per le proprietà ottiche e per le interazioni con i substrati a base di quarzo. Inoltre, sono stati sviluppati strumenti spettroscopici per la valutazione delle formule con bassi livelli di piombo e senza piombo.

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