Gestione dei rifiuti radioattivi
Lo smaltimento sotterraneo è l'opzione preferita a livello internazionale per la gestione a lungo termine dei rifiuti radioattivi con un contenuto significativo di radionuclidi a vita lunga. Per aumentare la fiducia nella protezione della salute ambientale e umana, sono state usate diverse barriere geologiche naturali e artificiali che si completano a vicenda. Un test dimostrativo a scala ridotta ha tentato di fornire una comprensione più approfondita su come valutare meglio le prestazioni di questo complesso sistema di barriere dopo l'immagazzinamento dei rifiuti. È stato condotto nel corso diHeater Experiment, un progetto supportato dal Quinto programma quadro Euratom per valutare i fenomeni termo-idro-meccanici (T-H-M) combinati che probabilmente si verificheranno. L'ambiente del campo prossimo viene influenzato dal riscaldamento radiogenico e dall'infiltrazione di acqua sotterranea dalla roccia circostante nelle barriere artificiali, portando a una pressione in aumento dei tamponi bentonitici. Gli scienziati del National Cooperative for the Disposal of Radioactive Waste (NAGRA) hanno studiato il comportamento meccanico dell'argilla opalina, la roccia ospitante nella quale i tamponi bentonitici vengono racchiusi. Per simulare il terreno come mezzo poroso a tre fasi (aria, acqua, solida), è stato usato il codice combinato idro-meccanicamente MHERLIN. Inoltre, sono state ampliate le capacità predittive degli strumenti e delle tecniche di caratterizzazione delle rocce incorporate in questo codice degli elementi finiti tridimensionali. Il codice richiedeva uno sviluppo continuo e la convalida, effettuati in riferimento ai dati disponibili provenienti dai test di laboratorio e dai test sul campo a scala ridotta. Una maggiore comprensione dell'argilla opalina, una formazione di riferimento per lo smaltimento geologico dei rifiuti radioattivi studiato in tutto il continente europeo, può fornire una base solida per lo sviluppo dei casi di sicurezza.