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Impatto dei cambiamenti climatici sulla partizione del carbonio

È stata condotta una ricerca sugli effetti dei cambiamenti climatici sulle piantagioni agro-forestali. La ricerca includeva l'impatto di elevati livelli di biossido di carbonio (CO2) sulla qualità del legno e sull'allocazione del carbonio nelle riserve di carbonio a breve e lungo termine negli alberi.

Si prevede che i livelli di CO2 nell'atmosfera aumenteranno in futuro. La strumentazione all'avanguardia usata dal progetto EUROFACE ha consentito di effettuare esperimenti sugli effetti dell'aumento di CO2 sulle piantagioni agro-forestali. I risultati ottenuti dai pioppi neri (P. nigra) hanno consentito ai ricercatori di prevedere gli effetti negativi sul legno dovuti all'aumento dei livelli di CO2. È necessario dare una risposta a questo problema perché il legno è un materiale di importanza economica considerevole. L'effetto principale del CO2 elevato era un aumento della biomassa. Tuttavia, il livello di partizione del carbonio tra riserve C mobili e non mobili non veniva influenzato in modo significativo. Questo ha dimostrato la capacità del P. nigra di mantenere livelli di carbonio costanti in condizioni ambientali mutevoli. Nel P. nigra sono stati misurati anche i composti secondari a base di carbonio, le concentrazioni di azoto totale (N) e l'N legato alla lignina. L'intenzione era identificare in che modo i metaboliti secondari e le riserve interne di azoto rispondevano all'aumento di CO2 e alla fertilizzazione con N. I risultati hanno indicato che né il CO2 elevato né un aumento della fornitura di azoto cambiavano la partizione di azoto tra l'azoto legato a lignina e altri composti contenenti azoto. È stata dimostrata una correlazione positiva tra la biosintesi delle proteine e i composti secondari. Ciò ha indicato un collegamento tra la crescita e i meccanismi di difesa biochimici del P. nigra nella piantagione.

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