Celle solari più efficienti con nitruro di silicio
L'industria delle celle solari è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. Per favorire la produzione europea, il programma EESD (Energy, Environment and Sustainable Development) ha sostenuto un progetto di ricerca e sviluppo durato tre anni, finalizzato all'aumento dell'efficienza delle celle. All'ISFH (Institut für Solarenergie Forschung), un partner tedesco del consorzio del progetto INDHI, è stato sottoposto il problema della determinazione della solidità degli strati di nitruro di silicio (SiNx). Le misurazioni di laboratorio del prototipo INDHI hanno mostrato risultati eccellenti circa il parametro della durata del bulk. È stata realizzata, inoltre, una passivazione ottimale della superficie durante la scarica di contatto con l'ausilio di silicio a zona fusa mobile (FZSi). L'oggetto delle fasi successive della ricerca è stato l'ampliamento della nuova tecnologia SiNx dallo stato di prototipo alla produzione industriale. ISFH ha collaborato con l'EniTecnologie e con l'italiana ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie), partner di INDHI, per produrre un lotto di 24 wafer. L'efficienza raggiunta è stata del 15,1%. Una seconda fase di produzione è stata effettuata con l'Universität Konstanz, che ha introdotto una corrente di corto circuito che ha contribuito a innalzare l'efficienza al 15,9%. L'ISFH, quindi, ha sottoposto i nuovi wafer di SiNx a dosi significative di radiazione ultravioletta per verificarne l'affidabilità sul campo. Ulteriori test hanno rivelato che la passivazione della superficie e altre proprietà critiche del wafer si sono mantenute passando dal laboratorio alla messa a punto per la produzione industriale. L'ISFH e i relativi partner INDHI stanno sfruttando questi risultati molto promettenti.