Modellazione dell'inquinamento atmosferico tramite il grid computing
I modelli di inquinamento atmosferico sono strumenti estremamente utili, in grado di prevedere episodi di inquinamento, consentendo alle autorità locali di attuare le misure necessarie per proteggere la salute pubblica. Per produrre previsioni accurate, è necessario valutare in maniera opportuna le fonti di emissioni inquinanti e le condizioni meteorologiche. La complessità intrinseca rende questo tipo di modelli estremamente complessi dal punto di vista del calcolo. Un progetto IST denominato CROSSGRID ha esaminato le potenzialità del grid computing per migliorare le prestazioni dei modelli di inquinamento atmosferico. Il grid computing sfrutta la distribuzione delle risorse di calcolo presentando diversi vantaggi, ad esempio la diminuzione dei tempi di elaborazione dei modelli. L'università di Santiago de Compostela ha utilizzato i componenti sviluppati nell'ambito del progetto CROSSGRID per adattare il modello STEM-II (Sulphur Transport Eulerian Model 2) all'ambiente grid. Sono state incorporate nuove funzioni, ad esempio il controllo degli errori tramite punti di controllo, a cui l'utente può accedere tramite un'interfaccia grafica. Un confronto con la versione non grid del modello STEM-II ha evidenziato notevoli progressi riguardo alla dispersione degli agenti inquinanti. Tutto ciò, a sua volta, ha indotto notevoli progressi nella gestione delle risorse. I benefici derivanti dal miglioramento dei modelli ottenuto dall'università di Santiago de Compostela nell'ambito del progetto CROSSGRID hanno attirato l'attenzione delle autorità locali e degli enti preposti alla produzione e alla distribuzione dei servizi energetici.