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Integrare gli elementi naturali nelle città per la resilienza climatica

Il progetto UNaLab, finanziato dall’UE, ha guidato un approccio trasformativo volto a migliorare la sicurezza climatica delle città definendo nuovi standard per le strategie di resilienza urbana in Europa e non solo.

Questi strumenti sono fondamentali per promuovere la consapevolezza e superare gli ostacoli che si frappongono all’attuazione delle soluzioni basate sulla natura.

Laura Wendling, coordinatrice del progetto UNaLab

Il progetto UNaLab ha contribuito allo sviluppo di città più intelligenti, inclusive, resilienti e sempre più sostenibili grazie all’implementazione di soluzioni basate sulla natura. «Il nostro lavoro ha messo in luce una serie di sfide poste dinanzi alle città in relazione alla loro necessità di sviluppare e attuare strategie efficaci per migliorare la resilienza idrica e climatica», afferma Laura Wendling, coordinatrice del progetto UNaLab per conto del Centro finlandese di ricerca tecnologica VTT. «Una sfida importante è rappresentata dall’isolamento delle conoscenze o delle funzioni all’interno delle istituzioni.» La chiave per affrontarla è assicurare una collaborazione più ampia tra le città. «La co-creazione è essenziale per trovare soluzioni durature alle sfide climatiche che riguardano tutti gli aspetti della nostra vita», aggiunge Wendling. «Grazie all’adozione di questo approccio abbiamo garantito l’inclusione di diverse prospettive e conoscenze, che hanno consentito l’implementazione di soluzioni basate sulla natura e di piani d’azione su misura per ogni contesto locale.»

Selezionare le città come laboratori viventi

Alla luce della loro disponibilità e impegno a co-creare e implementare soluzioni basate sulla natura, tre città, ovvero Eindhoven nei Paesi Bassi, Tampere in Finlandia e Genova in Italia, sono state selezionate per effettuare dimostrazioni su larga scala. «Le tre città apripista stavano già attuando iniziative correlate, oppure ne avevano in programma, che UNaLab avrebbe potuto potenziare», spiega Wendling. A Tampere, ad esempio, il comune aveva da poco creato un nuovo quartiere verde circondato da corpi idrici naturali nella zona di Vuores. Il team di UNaLab ha colto l’occasione per integrare le infrastrutture esistenti con uno stagno di ritenzione, un prato alluvionale e un biofiltro per trattare le acque meteoriche provenienti da strade ed edifici residenziali. Per Wendling e il resto della squadra, il successo risiede nell’ideazione di soluzioni che permettano ad altre città di seguire l’esempio e aumentare la propria resilienza. A tal fine il progetto ha creato strumenti e linee guida per la pianificazione, l’attuazione e la valutazione di soluzioni basate sulla natura. Tra di essi figurano il manuale per i laboratori viventi urbani, un kit di strumenti per la co-creazione, linee guida per la governance dei comuni e varie risorse destinate alla valutazione dell’impatto e all’ausilio alle decisioni. «Questi strumenti sono fondamentali per promuovere la consapevolezza e superare gli ostacoli che si frappongono all’attuazione delle soluzioni basate sulla natura», conclude Wendling.

Parole chiave

UNALAB, missioni dell’UE, missione città, missione adattamento, cambiamenti climatici, projects info pack, ricerca, innovazione, resilienza, sostenibile, urbano, climaticamente neutro, mobilità intelligente, energia pulita