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Nove città europee pioniere nella costruzione di un percorso verso l’azzeramento delle emissioni nette

Parte del programma NetZeroCities, finanziato dall’UE, Let’sGOv sta intraprendendo un ambizioso viaggio in nove città italiane con l’obiettivo di migliorarne la governance e facilitare la loro transizione verso la sostenibilità.

Quando si parla di energia e ambiente, è necessario che tutti i settori vengano coinvolti.

Paola Papini, responsabile del progetto Let’sGOv

L’Europa punta ad avere 100 città climaticamente neutre e intelligenti entro il 2030; in Italia, tuttavia, vari problemi di governance ostacolano i progressi in tal senso. Il progetto Let’sGOv, in collaborazione con l’Università di Bologna, il Politecnico di Torino e l’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile (AESS), mira a rimuovere barriere come il lavoro a compartimenti stagni, le carenze infrastrutturali, la mancanza di formazione e l’assenza di procedure standardizzate. Il progetto pilota coinvolge una rete di nove importanti città italiane, ossia Bologna, Bergamo, Firenze, Padova, Parma, Prato, Milano, Roma e Torino, ognuna impegnata a trasformare il proprio approccio all’energia. «Abbiamo identificato le nostre esigenze attraverso l’apprendimento comparativo», spiega Paola Papini, responsabile del progetto Let’sGOv, «e il requisito principale era la collaborazione e il riconoscimento delle nostre lacune. Successivamente, ci siamo concentrati sul miglioramento della governance e sugli interventi in materia di energia.»

Un approccio incentrato su diverse aree

A tal fine, l’iniziativa è stata sviluppata intorno a tre diverse aree, ovvero coinvolgimento, dati e finanza, ciascuna caratterizzata da obiettivi specifici. L’area relativa al coinvolgimento punta a ridurre le emissioni del sistema energetico esplorando modelli di governance migliorati e formando alleanze energetiche con diverse parti interessate. Al tempo stesso, la missione dell’area relativa ai dati è quella di migliorare la governance della condivisione dei dati, fondamentale per il processo decisionale e il monitoraggio dei progressi, mentre l’area della finanza esplora strategie finanziarie innovative per accelerare la transizione energetica. Queste attività pilota sono in fase di sperimentazione in tutti i settori dell’amministrazione locale, tra cui il consumo dell’energia, lo smaltimento dei rifiuti, i trasporti e l’utilizzazione del territorio, il che consente l’applicazione di un approccio globale verso la neutralità climatica. «Quando si parla di energia e ambiente, è necessario che tutti i settori vengano coinvolti», osserva Papini.

L’importanza del trasferimento delle conoscenze

L’apprendimento dai colleghi è un’altra componente rilevante di Let’sGOv e la condivisione delle conoscenze tra le città è essenziale per lo sviluppo di soluzioni efficaci e scalabili: i nove comuni, infatti, si riuniscono regolarmente per garantire l’adozione di un approccio olistico. «Stiamo tutti apprendendo reciprocamente e sono in atto una solida collaborazione e un intenso scambio di informazioni su problemi ed esigenze comuni», conclude Papini. Tuttavia, il progetto non si occupa solo delle nove città della missione: sono coinvolte anche altre 16 aree urbane di varie parti d’Italia. L’obiettivo finale di Let’sGOv è quello di fornire a tutte le città lezioni, kit di strumenti e metodologie trasferibili che permettano di guidarle nel loro percorso di transizione energetica.

Parole chiave

Let’sGOv, missioni dell’UE, missione città, missione adattamento, cambiamenti climatici, projects info pack, ricerca, innovazione, resilienza, sostenibile, urbano, climaticamente neutro, mobilità intelligente, energia pulita