Servizi di osservazione della Terra per la pesca e l’acquacoltura
Sapevate che la strada verso la sostenibilità della pesca ha inizio nello spazio? «Offrendo diverse possibilità, dalla caratterizzazione delle aree e delle attività di pesca all’accesso ai rischi ambientali e all’ispezione delle infrastrutture, i dati dell’osservazione della Terra sono uno strumento che cambia le carte in tavola per la sostenibilità della pesca e dell’acquacoltura», afferma Nuno Grosso, ingegnere senior attivo presso Deimos, l’azienda che ha coordinato il progetto. Secondo l’Agenzia dell’Unione europea per il programma spaziale (EUSPA), l’osservazione della Terra (OT) è il processo per la raccolta di informazioni sulla superficie, le acque e l’atmosfera della Terra attraverso piattaforme di telerilevamento terrestri, aeree e/o satellitari. I dati acquisiti possono essere elaborati e analizzati al fine di estrarre diversi tipi di informazioni, che vengono poi utilizzate per monitorare e valutare lo stato e i cambiamenti degli ambienti naturali e antropici. Con il supporto del progetto NextOcean, finanziato dall’UE, Deimos sta utilizzando questi dati per sviluppare una serie di servizi legati alla pesca e all’acquacoltura destinati al settore pubblico e a quello privato. «Rendendo l’intelligence dell’OT più accessibile e ampliandone la diffusione nelle industrie della pesca e dell’acquacoltura, NextOcean può favorire un migliore processo decisionale, fornendo preziose informazioni sulle prestazioni e sull’impatto di questi settori», aggiunge Grosso, che ha rivestito il ruolo di coordinatore del progetto.
Soluzioni pratiche basate sui dati di Copernicus
Utilizzando i dati forniti da Copernicus, il programma europeo di osservazione della Terra, congiuntamente ad altre fonti, il progetto ha fornito una serie di servizi e soluzioni su misura per le specifiche esigenze dei settori della pesca e dell’acquacoltura. Una di queste impiega dati satellitari e di identificazione delle imbarcazioni per aiutare le autorità pubbliche e le agenzie di controllo a identificare e monitorare le navi potenzialmente coinvolte in attività illegali. Un’altra soluzione, chiamata Fish Farm Impacts (ovvero impatti della piscicoltura), sfrutta la potenza della modellizzazione avanzata della deriva per tracciare la dispersione dei materiali provenienti dagli allevamenti ittici, come i frammenti di attrezzature e oli dei mangimi per pesci. «Prevedendo con precisione la traiettoria e la diffusione dei materiali, questo servizio aiuta i piscicoltori ad adottare misure proattive per ridurre al minimo l’impatto ambientale esercitato dai materiali stessi, promuovendo in ultima analisi pratiche di acquacoltura sostenibili e proteggendo il delicato equilibrio degli ecosistemi marini», spiega Grosso. Ciascun servizio è stato sviluppato in stretta collaborazione con gli utenti alfa e beta, garantendo in tal modo che le soluzioni soddisfino le reali esigenze dei clienti. Inoltre, essi sono stati dimostrati nell’ambito di un ambiente al 100% operativo e commerciale, venendo valutati da utenti finali con svariate tipologie di profilo.
Uno sportello unico per i settori della pesca e dell’acquacoltura
Oltre ai singoli servizi, il progetto ha creato anche il mercato online NextOcean, una piattaforma in cui è possibole acquistare i servizi rilevanti basati sull’OT senza alcun intervento umano. Dal punto di vista dei fornitori di servizi, il mercato NextOcean offre una piattaforma semplice, automatizzata ed economica per la vendita di uno o più servizi basati sull’OT a livello globale. Per i consumatori, la piattaforma rappresenta uno sportello unico di facile utilizzo per accedere rapidamente a una serie di servizi accurati, ad alta risoluzione e a prezzi competitivi. Il mercato online ospita attualmente 10 servizi operativi, a cui gli utenti possono accedere tramite una dashboard automatizzata che consente loro di effettuare ordini in base a specifiche aree di interesse, nonché di recuperare i dati desiderati in pochi semplici passaggi. «Il mercato NextOcean è ora pienamente operativo e pronto a soddisfare le richieste commerciali dei clienti, che possono in tal modo sfruttare la potenza dell’osservazione della Terra al fine di rendere l’acquacoltura e la pesca sostenibili una realtà», conclude Grosso.
Parole chiave
NextOceano, osservazione della Terra, pesca, acquacoltura, Copernicus, sostenibile