Il futuro della terapia delle infezioni polmonari è luminoso
Le infezioni polmonari croniche sono una delle principali preoccupazioni per la salute, in particolare per i soggetti con patologie di base come la fibrosi cistica o broncopneumopatia cronica ostruttiva. Queste infezioni sono spesso causate da batteri che possono persistere nei polmoni, causando infiammazioni prolungate, danni ai tessuti e riduzione della funzionalità polmonare. Una delle sfide più pressanti nella gestione delle infezioni polmonari croniche è la resistenza agli antibiotici standard. La resistenza agli antibiotici limita l’efficacia dei trattamenti tradizionali, lasciando i pazienti vulnerabili a infezioni ricorrenti e difficili da trattare. Questa crescente resistenza ha fatto emergere l’urgente necessità di terapie innovative per combattere le infezioni polmonari persistenti e prevenire ulteriori complicazioni per la salute.
Particelle che emettono luce blu
Il progetto LIGHT4LUNGS, finanziato dall’UE, ha ideato un trattamento rivoluzionario per le infezioni polmonari croniche basato su particelle che emettono luce. «L’approccio LIGHT4LUNGS sfrutta le proprietà battericide della luce blu per uccidere i batteri nei polmoni», spiega il coordinatore del progetto Santi Nonell. In condizioni di laboratorio, la luce blu è nota per interrompere i processi batterici attivando molecole naturali note come fotosensibilizzatori endogeni che a loro volta innescano un processo noto come effetto fotodinamico. Questo effetto porta alla produzione locale di specie reattive dell’ossigeno citotossiche che possono danneggiare e uccidere i batteri. Tuttavia, per sfruttare questo effetto per il trattamento delle infezioni polmonari è stato necessario un meccanismo innovativo di rilascio della luce. Le particelle che emettono luce utilizzate da LIGHT4LUNGS eliminano la necessità di fonti di luce esterne o di procedure invasive, offrendo così una soluzione a misura di paziente. Una volta attivate al di fuori dell’organismo, queste particelle vengono somministrate ai pazienti sotto forma di aerosol. Dopo l’inalazione, le particelle raggiungono i polmoni, dove continuano a emettere luce blu terapeutica. Il processo di emissione della luce dura fino all’esaurimento dell’energia immagazzinata, a quel punto le particelle vengono espulse naturalmente attraverso l’espirazione o eliminate dal sistema immunitario del polmone.
Efficacia preclinica e miglioramenti
Il team ha dimostrato l’efficacia delle particelle in vitro contro i batteri patogeni derivati da pazienti affetti da fibrosi cistica. Inoltre, le particelle sono sicure da usare nei polmoni degli animali senza effetti collaterali negativi. Sebbene questo studio di principio rappresenti un passo fondamentale verso la traduzione della tecnologia nella pratica clinica, sono necessari ulteriori test per valutare la piena efficacia delle particelle negli organismi viventi. Un’altra area chiave per i miglioramenti consiste nell’aumentare la capacità di immagazzinare la luce delle particelle, consentendo loro di emettere dosi più elevate di luce blu terapeutica e quindi di ridurre la durata del trattamento. «Questo miglioramento è analogo al potenziamento della capacità delle batterie; più energia luminosa le particelle possono immagazzinare, più efficacemente possono emettere luce blu all’interno dei polmoni», sottolinea Nonell.
Somministrazione di particelle a domicilio
Come la terapia inalatoria, il team prevede che le particelle possano essere autosomministrate dai pazienti, riducendo al minimo la necessità di ricovero in ospedale. Questo approccio rappresenta un importante progresso rispetto ai trattamenti esistenti per le infezioni polmonari croniche, che spesso richiedono frequenti visite in ospedale e l’uso di antibiotici per via endovenosa. L’autosomministrazione è una caratteristica particolarmente interessante per i pazienti affetti da fibrosi cistica o da altre malattie polmonari croniche, che sono già abituati a gestire le loro condizioni con gli inalatori. La facilità d’uso e la possibilità di somministrazione a domicilio migliorerebbero notevolmente la qualità di vita dei pazienti, riducendo al contempo l’onere per i sistemi sanitari.
Parole chiave
LIGHT4LUNGS, infezione polmonare, luce blu, particelle che emettono luce, fibrosi cistica, resistenza agli antibiotici, aerosol