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Trasformare l’elettricità rinnovabile in un combustibile affidabile

I ricercatori stanno sviluppando un sistema di produzione del biometano innovativo e circolare in grado di contribuire alla liberazione del pieno potenziale delle energie rinnovabili.

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«Il nostro obiettivo è quello di consentire la produzione costante di biometano anche quando la produzione di energia rinnovabile è in calo.»

Xavier Millerand, responsabile del progetto METHAREN

L’idrogeno prodotto da fonti di energia rinnovabile potrebbe essere utilizzato per trasformare la CO2biogenica in biometano, ma questo processo, per essere completamente sostenibile, deve essere scalabile, affidabile e conveniente. Inoltre, quando si tratta di fonti di energia rinnovabile, qualsiasi sistema di produzione efficiente dovrà superare la sfida posta dall’intermittenza. Ed è qui che entra in scena il progetto METHAREN, finanziato dall’UE. I ricercatori intendono sviluppare un mezzo per gestire questa intermittenza senza bisogno di dispositivi di accumulo dell’energia. Al contrario, essi collegheranno direttamente la produzione di energia rinnovabile alla rete del gas, ottimizzando al tempo stesso l’efficienza di conversione. «L’obiettivo sarà raggiunto grazie all’integrazione e all’installazione di una combinazione di tecnologie», spiega il responsabile del progetto, Xavier Millerand di Technip Energies, con sede in Francia. «Il nostro obiettivo è quello di consentire la produzione costante di biometano anche quando la produzione di energia rinnovabile è in calo.» Il progetto METHAREN svilupperà un innovativo sistema integrato composto da un sistema di gassificazione dei biorifiuti, un elettrolizzatore a ossidi solidi e un sistema di metanazione. Il sistema riutilizzerà l’acqua e l’ossigeno, oltre al calore, per ottenere il massimo livello di efficienza e sostenibilità. «Un altro aspetto fondamentale è la possibilità di convertire l’elettricità di origine rinnovabile in gas in modo diretto e continuativo, senza alcuna necessità di stoccaggio», aggiunge Millerand. «Si tratta di un elemento di differenziazione cruciale.» Dopo gli studi iniziali di ingegneria, il progetto svilupperà e metterà a punto queste tecnologie. «In particolare, l’elettrolizzatore ad alta temperatura previsto dal gruppo di ricerca coinvolto nel progetto dovrà acquisire una maggiore maturità tecnica», afferma Millerand. Queste tecnologie saranno poi integrate in un’unità di biogas esistente dell’Italia settentrionale. Il processo sarà convalidato attraverso la gestione dell’unità pilota, in vista dell’aumento di scala e della successiva commercializzazione. La convinzione espressa dal gruppo responsabile del progetto è che grazie a questo processo all’avanguardia sarà possibile migliorare l’efficienza in termini di costo e produzione per gli impianti di biogas. Sono già stati identificati almeno altri 30 siti che presentano un potenziale di riproducibilità. «L’obiettivo finale è fornire all’Europa la tecnologia di cui ha bisogno per incrementare notevolmente la produzione di biometano», conclude Millerand. «Riteniamo che questo progetto possa dimostrare un modo praticabile per raggiungere questo obiettivo.»

Parole chiave

biometano, biogas, gas naturale, sostenibilità, combustibili rinnovabili, transizione verso l’energia verde, REPowerEU, ricerca e innovazione, tecnologie rinnovabili, tecnologie per il biometano, energia solare