Diventare virali: la biobanca europea al centro di una rete globale anti-pandemica
Con l’ulteriore espansione della popolazione umana in tutto il mondo, i cambiamenti degli ecosistemi e l’aumento del contatto tra l’uomo e i nuovi agenti patogeni, le future epidemie, in particolare quelle virali, sono più probabili. Sulla scia della pandemia di COVID-19, è in corso la messa a punto di un partenariato europeo sulla preparazione alle pandemie nell’ambito di Orizzonte Europa. Il progetto EVA-GLOBAL sta costruendo la prima collezione globale di materiale biologico virale per supportare la ricerca scientifica, l’istruzione e il controllo di malattie vecchie ed emergenti. Oltre a costruire un’infrastruttura di ricerca internazionale, il progetto sta stabilendo standard etici, di sicurezza e di protezione del materiale virale. Inaugurato nel 2020, EVA-GLOBAL è già il più grande archivio di agenti patogeni virali al mondo e garantisce che gli scienziati di tutto il mondo possano collaborare efficacemente su future epidemie. Il progetto prevede la collaborazione di 46 laboratori in tutto il mondo, tra cui 27 centri di ricerca dell’UE, che offrono un’ampia gamma di competenze in materia di virologia animale e vegetale. Il progetto promuove lo scambio di conoscenze tra le organizzazioni partner e crea nuovi strumenti per accedere, studiare e rispondere alle malattie virali. Questi strumenti comprendono i progressi nel sequenziamento dei genomi virali, la diagnostica molecolare, la classificazione e la scoperta dei virus e i metodi per la conservazione a lungo termine del materiale virale, nonché gli standard di sicurezza e di qualità concordati tra le istituzioni partecipanti.
Risposta al virus SARS-CoV-2
Quale rete globale reattiva che affronta i focolai di malattie virali emergenti, EVA-GLOBAL ha lavorato durante la pandemia di COVID-19 in collaborazione con enti internazionali come l’Organizzazione mondiale della sanità e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, per garantire la distribuzione in Europa e nel mondo dei materiali e dei protocolli diagnostici rapidamente sviluppati. EVA-GLOBAL è già stata in prima linea nella risposta alle pandemie. I partner del progetto sono stati tra le prime istituzioni a ricevere informazioni sul nuovo virus SARS-CoV-2 dalle autorità cinesi, dove è iniziata l’epidemia. Le istituzioni partner hanno sviluppato rapidamente i reagenti necessari per rilevare il virus e li hanno resi immediatamente e ampiamente disponibili. I partner di EVA-GLOBAL hanno aggiunto materiali di ricerca sul virus SARS-CoV-2, come ceppi di riferimento e materiali diagnostici, nel loro catalogo di materiali e servizi online nell’arco di un mese dalla scoperta del virus. In tempi record, più di 3 000 materiali diagnostici di riferimento per il SARS-CoV-2 e test PCR sono stati distribuiti a organizzazioni accademiche e industrie biomediche in oltre 100 paesi, consentendo una rapida risposta di ricerca alla COVID-19.
Definizione di standard virali e di un portale di ricerca
Un obiettivo a lungo termine del progetto EVA-GLOBAL è quello di stabilire linee guida per la conservazione e la distribuzione dei virus, in modo da soddisfare gli standard internazionali. Questo include test di competenza nei singoli laboratori e l’impegno con i responsabili delle politiche scientifiche per discutere l’importanza dei materiali presenti nelle biobanche come i virus. Il progetto è la continuazione dei precedenti European Virus Archive e European Virus Archive goes global (EVAg). In questa terza fase del progetto, EVA-GLOBAL offre una copertura geografica più sistematica in tutto il mondo, includendo un maggior numero di istituzioni in Sud America, Asia e Africa. I finanziamenti sono stati incrementati in modo specifico durante la crisi di COVID-19 per sostenere la ricerca sul virus SARS-CoV-2 in Europa e non solo.
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