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Renewable materials and healthy environments research and innovation centre of excellence (InnoRenew CoE)

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Trarre ispirazione dalla natura per costruire l’habitat umano del futuro

Un progetto finanziato dall’UE infonde al campo dell’architettura ecologica eccellenza scientifica interdisciplinare, internazionale e orientata all’inclusività.

Gli ambienti costruiti sostenibili sono spazi inclusivi e rigenerativi che consentono di ridurre al minimo gli impatti ambientali attraverso la decarbonizzazione, generando effetti positivi per l’economia e la società. Il progetto InnoRenew CoE, finanziato dall’UE, è stato lanciato con l’obiettivo di sviluppare e gestire una nuova istituzione di ricerca incentrata sullo svolgimento di ricerca scientifica all’avanguardia in materia di impiego di materiali rinnovabili e sulla creazione della prossima generazione di esperti e tecnologie. «In soli 6 anni l’istituto di ricerca InnoRenew CoE ha raggiunto la piena operatività, potendo vantare il proprio stabilimento e apparecchiature e laboratori di ricerca all’avanguardia, obiettivi commerciali e di studio ben definiti, un’équipe eccellente che persegue obiettivi ambiziosi e l’attuazione di strategie volte a sostenere le sue operazioni future», spiega Andreja Kutnar, la coordinatrice del progetto.

Operazioni di ripristino, ingegneria e rigenerazione per progettare gli ambienti

Il team internazionale di InnoRenew CoE, composto da 65 esperti provenienti da 21 paesi, si sta dedicando a studi interdisciplinari innovativi sul legno e sulle relative applicazioni. Le principali aree di ricerca su cui si concentra sono il design ergonomico e ambientale ricostituente (REED, Restorative Environmental And Ergonomic Design), i materiali viventi ingegnerizzati e lo spazio abitativo salutare. La natura interdisciplinare di InnoRenew CoE consente il trasferimento delle conoscenze tra campi diversi e permette a scienziati di alto livello, impegnati a raggiungere l’obiettivo comune di una società più sostenibile, di affrontare le sfide esistenti in maniera olistica. I ricercatori lavorano a sei diversi ambiti di ricerca: sanità, materiali, edilizia, produzione avanzata, elaborazione delle informazioni e, infine, creatività e società. Attualmente sono in fase di svolgimento 32 progetti di ricerca che abbracciano vari settori, tra cui il progetto ARCHI-SKIN, sostenuto dal Consiglio europeo della ricerca, che si propone di sviluppare un biorivestimento protettivo a partire da materiali viventi ingegnerizzati.

Un’eredità per gli innovatori del futuro

Nel breve periodo di tempo trascorso dall’apertura dell’edificio sede di InnoRenew CoE, avvenuta nel febbraio del 2022, oltre 2 300 persone lo hanno visitato nell’ambito di un tour guidato a cura di esperti. Tra i partecipanti vi erano studenti delle scuole primarie e secondarie, ricercatori, parti interessate del mondo imprenditoriale, responsabili delle decisioni politiche, educatori, rappresentanti delle ONG e gruppi di anziani. I dipendenti dell’istituto hanno partecipato ad attività di insegnamento presso varie facoltà della Slovenia e di università straniere nell’ambito di svariate discipline, quali ingegneria del legno, informatica, materiali rinnovabili, sostenibilità, ricerca e scrittura scientifica, chinesiologia, ergonomia e scienza dei dati. Inoltre, hanno organizzato oltre 20 workshop per promuovere le conoscenze sul legno e le professioni a esso legate in varie scuole primarie situate in diverse zone della Slovenia. Ai workshop, che si sono tenuti nel quadro dell’evento annuale della Notte dei ricercatori, hanno preso parte numerose persone di qualsiasi fascia d’età e livello di istruzione, e solamente nel 2022 è stata registrata la partecipazione di 140 soggetti provenienti da 22 diversi paesi. L’équipe del progetto si propone di istituire un polo centrale per il coinvolgimento della società nella scienza attraverso l’istruzione, la co-creazione e la scienza aperta, mettendo a disposizione del pubblico materiale scientifico 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Il laboratorio vivente di InnoRenew, composto da 120 membri provenienti da 31 paesi, funge da punto di contatto tra industria, politica e società civile, nonché da piattaforma di innovazione per consentire la discussione, la verifica e l’attuazione di idee, politiche e concetti creativi e innovativi legati alla filiera foresta-legno e al ruolo da essa svolto nell’economia circolare. In futuro, InnoRenew CoE si impegnerà a sostenere l’Università del Litorale a istituire e rendere operativo il Polo pionieristico dell’accademia del nuovo Bauhaus europeo per gli ambienti costruiti sostenibili con materiali rinnovabili, un centro che offre formazione online e offline per l’ecosistema edilizio incentrata su materiali biocompatibili, tecnologie digitali e circolarità aumentata. «Il percorso primario che intendiamo seguire per lo sfruttamento dei risultati è costituito dalle attività di divulgazione e comunicazione. La scienza aperta è stata, è e sarà la nostra guida attraverso queste attività», conclude Kutnar.

Parole chiave

InnoRenew CoE, edificio, ambienti costruiti sostenibili, materiali viventi ingegnerizzati, ricerca scientifica all’avanguardia, materiali biocompatibili, spazio abitativo salutare

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