Una tecnologia per la manifattura additiva multi-materiale appare sull’Innovation Radar europeo
L’Università di Cranfield e la sua azienda tecnologica spin-off WAAM3D, partner del progetto finanziato dall’UE MULTI-FUN, sono state riconosciute dall’Innovation Radar della Commissione europea per il loro contributo alla produzione additiva (AM) multi-materiale. I due partner britannici hanno ricevuto questo riconoscimento per aver creato un software aggiuntivo multi-materiale per sistemi WAAM (wire arc additive manufacturing, ovvero produzione additiva mediante filo e arco elettrico). WAAM è un processo produttivo usato per la stampa 3D o la riparazione di parti metalliche. Sebbene la versatilità delle tecnologie AM di metalli consenta di produrre di tutto, da pezzi unici fino a prodotti completi in serie, queste tecnologie sono limitate a singoli materiali e a una gamma limitata di leghe. Uno dei modi in cui il progetto MULTI-FUN punta a migliorare le prestazioni e l’efficienza della AM di metalli è mediante l’introduzione di molteplici funzionalità basate su innovativi materiali attivi e lo sviluppo di nuovi materiali strutturali per i sistemi WAAM. Tali materiali includono leghe di alluminio ad alta resistenza e tipi di acciaio bassolegati.
Soddisfare le esigenze del mercato
Il software aggiuntivo multi-materiale per sistemi WAAM è stato riconosciuto come «pronto per il mercato» in virtù della sua maturità tecnologica e i partner del progetto si stanno impegnando molto nel portare questa innovazione sul mercato. Al software è stato inoltre riconosciuto il merito di soddisfare le esigenze di mercati e clienti già esistenti. «Fondamentalmente, il software funziona da subito con il nostro nuovo attuatore finale al plasma, la cui configurazione standard è a doppio filo», riporta una notizia pubblicata sul sito web di WAAM3D. Gli attuatori finali sono dispositivi periferici, come ad esempio pinze, strumenti di lavorazione o sensori, che si attaccano al polso di un robot, consentendogli di portare a termine dei compiti. «Gli alimentatori a doppio filo» usati per aggiungere il metallo d’apporto durante la saldatura robotica «possono essere usati per fornire lo stesso filo, o leghe differenti», garantendo al robot WAAM una «capacità multi-materiale». Il dott. Filomeno Martina, amministratore delegato e co-fondatore di WAAM3D, commenta nell’articolo: «Siamo molto felici che la nostra collaborazione con l’Università di Cranfield sia riconosciuta in questo settore dei sistemi WAAM. Si tratta di un periodo entusiasmante per i sistemi WAAM e stiamo appena iniziando a scorgere il loro potenziale nella trasformazione della stampa 3D su larga scala di componenti metalliche in applicazioni nel mondo reale».
Un forum tecnologico per il 2023
Nell’ambito dei suoi sforzi volti ad ampliare la gamma degli utilizzi per la AM di metalli, il progetto MULTI-FUN organizzerà a breve il suo evento Speed Tech Forum 2023. I partecipanti avranno l’opportunità di scoprire i risultati più recenti di vari progetti europei riguardanti la AM e di ottenere una migliore comprensione degli effetti delle future tecnologie nell’ambito di questa tecnica. Lo Speed Tech Forum si svolge a Leioa, in Spagna, il 17 marzo 2023. Chi fosse interessato si può iscrivere qui. Il progetto MULTI-FUN (Enabling MULTI-FUNctional performance through multi-material additive manufacturing) ha riunito 21 organizzazioni accademiche, di ricerca e commerciali provenienti da tutta Europa per concentrarsi sulle innovazioni in grado di creare un mercato e sullo sviluppo di materiali e attrezzature all’avanguardia per la AM. Il consorzio comprende nove PMI europee che stanno svolgendo un ruolo chiave in questo settore, offrendo una grande opportunità di accelerare la fase di commercializzazione. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto MULTI-FUN
Parole chiave
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