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A cost-effective solution for controlling Salmonella and Escherichia coli in poultry production

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Uccidere due batteri che colpiscono il pollame con una sola terapia senza rischio di resistenza

I batteri Salmonella ed Escherichia coli sono il flagello del settore dell’allevamento del pollame. Un’alternativa all’abuso di antibiotici potrebbe trovarsi nei batteriofagi e il progetto PHAGOVET sta verificando questa ipotesi.

Il settore europeo del commercio di pollame riveste una straordinaria importanza per l’economia. Forte di oltre 40 000 allevamenti di pollame e di una produzione pari a 12 milioni di tonnellate di carne e circa 10 milioni di tonnellate di uova, il fatturato annuale generato in Europa è di 30 miliardi di EUR. Due sono le principali infezioni che colpiscono questo settore, la colibacillosi e la salmonellosi di origine aviaria, il cui impatto economico è enorme. Secondo le stime dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, l’onere economico complessivo associato alla salmonellosi umana ammonterebbe a 3 miliardi di EUR l’anno. Alla luce dell’onnipresente minaccia per la salute posta dalla resistenza agli antimicrobici, l’utilizzo eccessivo di antibiotici rappresenta un’altra importante sfida al controllo di questi batteri. Il progetto PHAGOVET, finanziato dall’UE, ha concepito un’alternativa efficiente in termini di costi per il controllo di entrambi i microbi.

Un cocktail di fagi e antisettici

«I batteriofagi, o fagi, sono virus che infettano e uccidono in modo specifico i batteri senza esercitare effetti negativi sulle cellule umane o animali», osserva Daniela Silva, la coordinatrice del progetto. Nel corso del loro ciclo biologico, i fagi si attaccano ai batteri bersaglio e li invadono. «L’infezione da fagi è un processo estremamente specifico e selettivo, perché le strutture di questi parassiti devono corrispondere alle varianti specifiche in base al ceppo dei recettori batterici», spiega Silva. La specificità dei fagi è tuttavia un’arma a doppio taglio, in quanto un solo tipo di fago non è in grado di annientare tutti i ceppi batterici presenti. La risposta di PHAGOVET a questo problema risiede nel suo biocida omonimo, un cocktail di fagi miscelati allo scopo di colpire svariati ceppi di Salmonella. Per incrementare ulteriormente l’efficacia del prodotto, vengono inoltre applicati all’acqua potabile o agli alimenti per animali «additivi tecnologici per mangimi» contenenti batteriofagi in grado di attaccare sia E. coli che Salmonella.

Sperimentazioni riuscite, ma non senza tribolazioni

Un’altra problematica presa in considerazione dal gruppo responsabile del progetto ha riguardato il diverso tasso di mutazione dei batteri in questione. Infatti, l’uso di prodotti a base di fagi con E. coli, che ha un tasso di mutazione elevato, risulta più complesso se raffrontato all’impiego con Salmonella, un batterio molto più «stabile» a livello genetico. «Sebbene si possa produrre un cocktail con una formulazione fissa per un’azione immediata, il laboratorio deve sempre isolare il batterio e verificarne la compatibilità con la banca di fagi disponibile. Se necessario, la formulazione del cocktail deve essere adattata a ogni specifica situazione», afferma Silva. Per ovviare a questa limitazione, il gruppo si è avvalso di una libreria fagica di grandi dimensioni e di batteriofagi molto ben caratterizzati. «Quindi, una volta identificato il batterio E. coli, è possibile creare la miglior combinazione di fagi da somministrare agli animali, in modo da ottenere il trattamento più efficace», conclude Silva. Negli animali trattati con l’additivo zootecnico PHAGOVET, gli studi dimostrano una riduzione significativa della colonizzazione da Salmonella due settimane dopo l’infezione. «I risultati più promettenti riguardano la secrezione di Salmonella nell’ambiente da parte degli uccelli infettati da questo batterio», osserva Silva. «In confronto al gruppo di controllo, il gruppo trattato con PHAGOVET ha manifestato un’escrezione di Salmonella nell’ambiente pressoché inesistente; inoltre, nel cieco degli uccelli a cui è stata somministrata questa soluzione è stata registrata una quantità di batteri Salmonella statisticamente inferiore nelle prime due settimane successive all’infezione.» Anche i risultati del biocida PHAGOVET sono positivi: la contaminazione da Salmonella sulle superfici in cui è stato applicato risulta notevolmente inferiore.

Tracciare il futuro per i prodotti a base di fagi in Europa

«Il progetto PHAGOVET offre una soluzione efficace ed economica per combattere i principali patogeni batterici che colpiscono il pollame mediante una combinazione di un biocida a base di fagi e prodotti additivi tecnologici per mangimi», sintetizza Silva. Attualmente non esiste alcun quadro normativo in cui siano inclusi i batteriofagi e le loro specificità. Ciononostante, il progetto continuerà a raccogliere la maggior quantità di dati possibile per presentare un caso completo alle autorità dell’Unione europea, ai fini di sviluppare un quadro di registrazione per i prodotti batteriofagi.

Parole chiave

PHAGOVET, Salmonella, pollame, batteriofago, biocida, E. coli, terapia fagica,

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