Plasmare il futuro dei social network
Oltre quattro miliardi di persone utilizzano piattaforme di social media, un numero in continua ascesa. Queste piattaforme sono diventate i principali canali a disposizione delle persone per condividere contenuti in tempo reale, dalle foto ai blog, passando per gli annunci professionali. Tuttavia, alcune delle applicazioni online non riescono a far fronte alla complessità delle strutture sociali, laddove gli utenti cambiano frequentemente ruolo da una rete all’altra in diversi contesti indipendenti, ma interconnessi. «Si può sostenere che i social network attuali non considerino che il diagramma sociale contestuale rappresenti uno strumento per esprimere e rafforzare relazioni significative, ma assumano esclusivamente il ruolo di canale per la distribuzione di contenuti», osserva Ville Ollikainen, coordinatore del progetto HELIOS, finanziato dall’UE. Per di più, i social media danno agli utenti l’impressione di mantenere un pieno controllo dei propri dati. In realtà, sono i proprietari delle piattaforme di social media a disporre di tale controllo, il che accresce le preoccupazioni relative alla privacy e alla proprietà degli stessi dati. Il progetto HELIOS sta affrontando queste sfide dell’attualità. «Ci siamo prefissi di progettare, implementare e convalidare una piattaforma di social media peer-to-peer allo scopo di sostenere lo sviluppo delle applicazioni social, garantendo il più elevato livello possibile di fiducia e controllo per la creazione e la condivisione di contenuti, in linea con tutti i requisiti etici e giuridici», afferma Ollikainen.
Una piattaforma mobile di social media peer-to-peer
HELIOS ha sviluppato una piattaforma mobile di social media peer-to-peer che si configura come decentralizzata e caratterizzata da un approccio di «privacy fin dalla progettazione», grazie alla quale gli sviluppatori hanno la possibilità di creare servizi di social media indipendentemente da qualsiasi ecosistema. «Abbiamo effettivamente a disposizione comunicazioni mobili peer-to-peer le quali, contrariamente al paradigma federato più comune, non fanno affidamento su server fissi che archiviano i dati condivisi dalle persone. Per quanto semplice possa sembrare, dovremmo ricordare che sebbene i dispositivi mobili siano soggetti a disconnessione da Internet di tanto in tanto, i messaggi devono in ogni caso venire consegnati in modo affidabile», evidenzia Ollikainen. La piattaforma prevede una funzione di feedback automatico in relazione ad aspetti legati alla privacy, grazie alla quale gli utenti possono sapere quando i propri messaggi vengono ricevuti. Inoltre, le connessioni sociali vengono associate al contesto in base alla fiducia. HELIO ha anche studiato e implementato nuove caratteristiche per i social media, come le comunicazioni contestuali e il controllo del sovraccarico di informazioni, nonché funzionalità legate alla fiducia e alle ricompense. «Nel corso del suo svolgimento, lo sviluppo di HELIOS è stato ispirato da attività di collegamento in rete organiche del mondo offline e sono stati presi in considerazione aspetti contestuali, spaziali e temporali delle comunicazioni umane», spiega Ollikainen. Per gli sviluppatori di social media, il progetto ha creato e convalidato un kit di strumenti contenente applicazioni campione che presentavano determinate funzionalità. «Alcune delle applicazioni sviluppate nel progetto sono state sottoposte a una sperimentazione non supervisionata della durata di un mese, il cui risultato ha indicato un livello di maturità tecnologica raro per qualsiasi progetto di azioni di ricerca e innovazione», osserva Ollikainen.
Comunicazioni peer-to-peer nel futuro
Lo sforzo tecnico compiuto nell’ambito di HELIOS ha permesso di osservare che al giorno d’oggi le tecnologie peer-to-peer nelle piattaforme mobili sono più impegnative da realizzare rispetto al passato a causa dei requisiti di sicurezza più rigorosi richiesti. «Ciò mette in evidenza l’importanza di mantenere uno sviluppo continuo di comunicazioni peer-to-peer a basso livello», aggiunge Ollikainen. In futuro, dato l’aumento delle comunicazioni in tempo reale tra i dispositivi mobili, è probabile che essi supporteranno il protocollo peer-to-peer in modo nativo. «La piattaforma, grazie alla sua modularità, verrà arricchita da nuove funzionalità e innovazioni che andranno al di là dell’ambito del progetto stesso», conclude Ollikainen.
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