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Contenuto archiviato il 2024-04-19

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Quali farmaci aiutano a prevenire l’arresto cardiaco improvviso nei pazienti affetti da diabete?

Uno studio finanziato dall’UE ha messo a confronto l’efficacia di comuni farmaci antidiabetici nel ridurre il rischio di arresto cardiaco extraospedaliero (ACEO). In base ai risultati, le sulfaniluree risultano più efficaci rispetto alla metformina.

L’arresto cardiaco improvviso, una delle principali cause di morte nei paesi industrializzati, è una condizione provocata dal malfunzionamento del sistema elettrico del cuore e dalla brusca interruzione del normale battito cardiaco. In Europa, solo l’8 % circa di persone colpite da arresto cardiaco extraospedaliero sopravvive. Per le persone affette da diabete, il rischio di ACEO è maggiore. Concentrandosi sui pazienti diabetici, alcuni scienziati delle università olandesi di Amsterdam e Utrecht hanno messo a confronto i comuni medicinali utilizzati per il diabete mellito di tipo 2, allo scopo di capire se fossero in grado di ridurre il rischio di ACEO. Condotto con il sostegno del progetto ESCAPE-NET finanziato dall’UE, lo studio ha evidenziato come le sulfaniluree siano associate ad un rischio minore di ACEO rispetto ad un farmaco antidiabetico chiamato metformina. «Occorrono ulteriori ricerche per confermare i risultati, pertanto i pazienti affetti da diabete non devono modificare o interrompere l’assunzione dei loro farmaci», ha osservato il Dott. Hanno Tan, responsabile del progetto e coautore dello studio presso l’Università di Amsterdam, in un comunicato stampa pubblicato sul sito web «European Society of Cardiology». I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista «British Journal of Clinical Pharmacology». Ai fini dello studio, sono stati messi a confronto 219 pazienti affetti da diabete che hanno avuto un arresto cardiaco tra il 2005 e il 2011, e 697 pazienti diabetici di controllo che non hanno subito alcun arresto cardiaco. Ciascun caso di ACEO è stato abbinato in base all’età e al sesso ad un massimo di cinque pazienti non-ACEO di controllo che erano vivi alla data in cui si è verificato l’evento ACEO. Sia nel gruppo di controllo che nel gruppo dei casi, l’età media era di circa 71 anni, e oltre il 75 % di pazienti era di sesso maschile. I dati ACEO per lo studio caso-controllo basato sulla popolazione sono stati presi dal registro di Amsterdam sugli studi di rianimazione (ARREST). I dati sui pazienti di controllo sono stati raccolti dalla rete di banche dati dell’istituto PHARMO, che contiene i registri di somministrazione dei farmaci da parte delle farmacie comunitarie.

I risultati

Il gruppo di ricerca ha scoperto che le sulfaniluree, prese da sole o in combinazione con la metformina, erano collegate ad un minor rischio di ACEO rispetto al trattamento con la sola metformina. «Solitamente la metformina è il trattamento di prima linea che, se inefficace, viene seguito dalle sulfaniluree. Ciò suggerisce che i pazienti che assumono metformina hanno un livello di diabete meno avanzato», ha spiegato il Dr. Tan. «Ciò avvalora la tesi secondo cui le sulfaniluree riducono il rischio di arresto cardiaco.» Inoltre, sono state messe a confronto tra loro le singole sulfaniluree, ovvero glibenclamide, gliclazide, glimepiride e tolbutamide. Si è così scoperto che la gliclazide, ma non la glibenclamide, ha un rischio inferiore di ACEO rispetto alla glimepiride. Per quanto riguarda la tolbutamide, l’associazione con un rischio inferiore di ACEO non è risultata statisticamente rilevante. «I risultati di questo studio ci portano un passo avanti verso la comprensione di come evitare l’arresto cardiaco improvviso nella comunità. Tuttavia, occorrono ulteriori studi a conferma delle nostre scoperte. In futuro ci auguriamo di personalizzare la prevenzione mediante la prescrizione di farmaci in base al corredo genetico di un individuo», conclude il Dott. Tan. ESCAPE-NET (European Sudden Cardiac Arrest network: towards Prevention, Education and NEw Treatment) riunisce 18 partner del mondo accademico, della ricerca, del settore pubblico e commerciale provenienti da 10 paesi europei. Il suo obiettivo è utilizzare appieno i dati di ricerca disponibili per migliorare la prevenzione e il trattamento dell’arresto cardiaco improvviso. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto ESCAPE-NET

Parole chiave

ESCAPE-NET, arresto cardiaco, arresto cardiaco extraospedaliero, ACEO, diabeti, sulfaniluree, metformina

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